Nella seduta di oggi, mercoledì 24 maggio, il Consiglio metropolitano ha approvato con voti 14 voti favorevoli (Centro sinistra, Rete civica, Uniti per l’Alternativa) e 2 astenuti (Alleanza metropolitana) l’adesione della Città metropolitana di Bologna alla Rete Women, la rete internazionale di donne rappresentanti Istituzioni e Associazioni attive nell’area del Mediterraneo, dei Balcani e dell’Est Europeo.

Nata nel 1999 come rete informale e costituita in associazione nel 2004, Women opera per realizzare scambi e progetti, in particolare nell’ambito della cooperazione decentrata, agendo attraverso il dialogo con gli attori dello sviluppo locale. Per questo motivo la Rete costituisce un luogo operativo e uno strumento di confronto tra attori del nord e del sud del mondo, in particolar modo le donne, per promuovere azioni politiche e riflessioni teoriche volte a restituire loro dignità in pace e in guerra. Inoltre, in linea con le aree del Piano per l’Uguaglianza metropolitano, la Rete mette a frutto le migliori buone prassi sperimentate per produrre un incremento della presenza femminile nei luoghi di governo locale, regionale e nazionale; promuove una cultura che valorizza il sapere, le competenze femminili e le pari opportunità; favorisce l’attuazione delle convenzioni sulla parità di trattamento, sulla parità retributiva e la non discriminazione relativamente al lavoro e alla sicurezza sociale; costruisce politiche di welfare; progetta e attua politiche che assicurino ammortizzatori sociali a favore delle donne svantaggiate.

La logica della rete Women, tesa a fare rete, non solo con le realtà locali, ma anche con quelle nazionali ed europee, in un’ottica di scambio reciproco di buone prassi, conoscenze e sapere sui temi delle pari opportunità, dell’uguaglianza e del contrasto alle discriminazioni ben si concilia con gli intenti e il lavoro previsto nel Piano per l’Uguaglianza della Città metropolitana di Bologna.

Tra le socie singole della Rete Women vi sono ricercatrici, docenti universitarie, archiviste, esperte di politiche di genere, di strumenti digitali, ecc. Tra gli enti fondatori vi sono: Regione Emilia-Romagna, Comune Forlì, Comune di Ravenna e Comune di Venezia, oltre ad altre Province, Associazioni e Organizzazioni del panorama nazionale e internazionale. Nel territorio metropolitano di Bologna tra gli Enti associati vi sono il Comune di Imola, l’Università di Bologna, l’associazione Trama di Terre di Imola e l’Associazione Orlando, che è anche ente fondatore.

Simona Lembi, responsabile del Piano per l’Uguaglianza metropolitano, ha commentato: “L’adesione della Città metropolitana di Bologna alla Rete Women è di particolare rilevanza. È una buona notizia per il fatto che il confronto tra le politiche locali dell’Ente e quelle di altre aree italiane ed Europee è proprio della Città metropolitana; ed è una buona notizia in particolare per il Piano per l’Uguaglianza che conferma la volontà dello stesso approccio.

Nell’ambito del progetto europeo E- Quality, il cui capofila è la Rete Women, nei giorni scorsi a Salonicco, particolare apprezzamento è stato riservato al nostro Piano per l’Uguaglianza. Il progetto, cui hanno partecipato rappresentati di altri Paesi partner (Francia, Spagna, Malta e Grecia), vuole costruire una piattaforma europea di buone prassi locali di pari opportunità, uguaglianza e contrasto alle discriminazioni. Le delegazioni si sono confrontate sui temi del lavoro e dell’occupazione femminile, lavoro di cura, medicina di genere, empowerment e rappresentanza politica e contrasto alla violenza. Dal lavoro sono emersi altrettanti moduli formativi di riferimento adottabili dagli Enti”.