Nella mattinata di oggi è stato riscontrato un distacco delle piastre di copertura del Santuario di Fiorano. I vigili del fuoco di Sassuolo sono intervenuti con il supporto dell’autoscala di Modena ed impiegando tecniche SAF sono riusciti, dopo alcune ore di lavoro, a rimuovere la lastra di piombo del peso di circa 200kg. Per consentire le verifiche opportune della cupola, il Santuario sarà reso non fruibile a favore di sicurezza della popolazione fino agli accertamenti ed eventuali lavori necessari.

AGGIORNAMENTO 16/09 ORE 18

Giovedì 14 settembre 2023, il temporale ha provocato il distacco di una delle lastre di piombo che coprono la cupola della Basilica della Beata Vergine del Castello di Fiorano. Fortunatamente il distacco è stato soltanto parziale perché il peso di due quintali si sarebbe abbattuto sul tetto proprio sopra all’altare dei santi Nicola di Bari e Nicola di Tolentino, con ogni probabilità sfondandolo.

Sono intervenuti la Polizia Locale e i Carabinieri, che hanno messo in sicurezza l’area, poi i Vigili del Fuoco di Sassuolo, che, con il supporto dell’autoscala di Modena ed impiegando tecniche SAF (Speleo Alpinistiche Fluviali) sono riusciti, dopo alcune ore di lavoro, a rimuovere la lastra.

Hanno però constatato che il problema riguarda altre lastre e hanno trovato alcune travi di legno ammalorate.

Data la situazione di pericolo, è stato deciso che il Santuario, il Salone del Pellegrino e metà del piazzale resteranno chiusi al pubblico e tutte le cerimonie già programmate saranno spostate in chiesa parrocchiale.

Il parroco Don Antonio Lumare spiega che saranno necessari due tipi di interventi: il primo, con la massima urgenza, per risolvere i problemi di pericolo e potere quindi riaprire al culto e all’utilizzo del santuario, anche se non sarà semplice perché sono poche le ditte che operano in quel settore e con le difficoltà che lo caratterizzano, auspicando che la Sovrintendenza, data l’urgenza, intervenga prontamente.

Ma poi sarà necessario un intervento strutturale per il quale la parrocchia non ha attualmente i mezzi economici e si dovrà ricorrere alla generosità di istituzioni, enti, imprese e fedeli.