Nella mattinata di oggi, il Comandante Regionale dell’Emilia Romagna della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Ivano Maccani, accolto dal Comandante Provinciale Colonnello Gianluca Capecci, ha visitato il Comando Provinciale di Modena, dove ha incontrato gli Ufficiali, i Comandanti dei Reparti della Provincia, il personale alla sede (Comando Provinciale, Nucleo di Polizia Economico Finanziaria e Gruppo) e i rappresentanti delle Associazioni Nazionali Finanzieri d’Italia presenti in provincia.

Successivamente, nel corso di un briefing operativo, il Comandante Provinciale ha illustrato i diversi aspetti caratterizzanti la realtà socio-economica della provincia modenese, evidenziando i differenti ambiti in cui si esplica l’azione operativa portata avanti a tutela dell’economia legale, illustrando, altresì, le principali attività in corso di esecuzione. Particolare menzione è stata rivolta per le azioni di contrasto alle frodi fiscali, al monitoraggio dell’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, al contrasto della criminalità economica ed all’attività di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale della provincia.

Il Generale di Divisione Ivano Maccani ha poi consegnato alcune ricompense di ordine morale concesse ai Finanzieri distintisi in operazioni di servizio per lodevole comportamento e particolare rendimento, esprimendo il proprio apprezzamento per il lavoro quotidianamente svolto dai militari modenesi ed i lusinghieri risultati ottenuti nella lotta al contrasto dei fenomeni illeciti nei vari settori della missione istituzionale del Corpo.

A seguire, il Comandante Regionale, accompagnato dal Comandante Provinciale, ha incontrato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Prof. Carlo Adolfo Porro, al fine di concordare le modalità attuative del “Patto per la Legalità” promosso dal Comando Regionale dell’Emilia Romagna della Guardia di Finanza, presentato agli organi di informazione nel mese di giugno u.s. e sottoscritto da 46 tra Enti pubblici e Associazioni di categoria, con la finalità di promuovere la collaborazione interistituzionale nella lotta al commercio di prodotti contraffatti e pericolosi, al lavoro nero o irregolare, all’abusivismo commerciale ed ai tentativi di infiltrazione della criminalità economico – finanziaria.

Il coinvolgimento del mondo accademico è essenziale al fine di utilizzare la ricerca scientifica per sviluppare metodi innovativi e nuove tecnologie investigative, inclusa l’analisi di informazioni tramite algoritmi evoluti che opportunamente “indirizzati” tramite specifici indicatori di rischio, consentano, l’individuazione di target sensibili su cui indirizzare ispezioni e controlli mirati nonché conferire trasparenza sulla effettiva provenienza delle merci e “rintracciare” automaticamente i siti web che commercializzano prodotti contraffatti.