Villa Aiola affollatissima, giovedì scorso, per la 47esima edizione del Primo Maggio Aiolese, la sagra di San Giuseppe artigiano organizzata dalla Pro loco Villa Aiola, dall’associazione culturale “La Barchessa” e dalla parrocchia, con il patrocinio del Comune di Montecchio e del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Grandi protagonisti della sagra gli stand gastronomici, presi d’assalto dai visitatori. Molto apprezzate anche la sfilata con cui è stato rievocato il trasporto del latte al casello del ‘700 in abiti tradizionali e attrezzature d’epoca; la cottura di una forma di Parmigiano Reggiano con il fuoco a legna; l’esibizione del Gruppo Folk Castello Tesino (Trento); gli stand dei prodotti tipici e biologici; la mostra modellistica di motori d’epoca e macchine agricole; “La Bottega dell’Intaglio del legno”; motori e macchine agricole d’epoca; opere in ferro battuto di Giuseppe Iotti; giochi antichi, hobbistica e miniature.
L’inaugurazione è avvenuta in mattinata alla presenza del sindaco Fausto Torelli, dell’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi e del presidente regionale Unpli (Unione nazionale Pro loco d’Italia) Maximiliano Falerni. Durante la sagra è stato possibile visitare il Museo storico del Parmigiano Reggiano e della civiltà contadina della Val d’Enza, curato dall’associazione “La Barchessa”, di cui Giuliano Lusetti è presidente, oltre che guida dello stesso museo etnografico.
Massimiliano Falerni, presidente regionale Unpli: “Il Primo Maggio Aiolese è il vero esempio di quello che le Pro Loco sono e possono dare ad una comunitaria intera. In questa giornata si vive il vero spirito di comunità, dove ognuno fa la propria parte e dove tante generazioni lavorano in modo coeso. Non solo Pro Loco, ma altre associazioni locali di volontariato che uniscono le forze per realizzare una rappresentazione come quella di oggi”.
“Sono molto importanti il ruolo dell’amministrazione locale, i prodotti e i consorzi dei produttori, che ringrazio e che oggi portano non solo i sapori dei prodotti tipici locali, ma anche il gusto della tradizione, come la cottura di una forma di Parmigiano Reggiano all’interno di un casello storico perfettamente conservato. Il patrimonio immateriale culturale è proprio questo – conclude Falerni – e solo la rete Unpli lo sta tutelando e valorizzando. Infine, ringrazio la Regione, sempre vicina alle Pro Loco, oggi presente con l’assessore Mammi”.
Francesco Fantuzzi a nome della Pro Loco Villa Aiola, di cui è presidente Lorenzo Righi: “Siamo molto contenti di questa 47esima edizione. Sono tantissimi i volontari, giovani e meno giovani, che portano avanti questa festa da molto tempo. La gente viene sempre volentieri, perché la sagra sembra si differenzi dalle altre per l’accoglienza delle persone, oltre che per il buon cibo, la buona musica, le tradizioni e gli antichi mestieri, che cerchiamo di portare nel futuro”.
Una cosa particolare è la presenza di tanti volontari giovanissimi. “Sì – spiega Fantuzzi – vogliamo portare avanti questa sagra che abbiamo ereditato dai nostri nonni e dai nostri genitori. Cerchiamo di trasmettere proprio questo stile ai più giovani: ragazzi delle medie e delle superiori che percepiscono questo senso di comunità e desiderano portarlo avanti”.