L’accordo siglato ieri tra Comune, Soprintendenza e ATC che aprirebbe la strada al passaggio del Civis in Strada Maggiore e via San Vitale, seppure senza banchine e guida ottica, non risolve le complesse questioni di impatto dovute al passaggio di un mezzo pubblico ad altissima frequenza all’interno di un tessuto urbano medioevale come quello del centro storico di Bologna. Più ragionevole, lo ribadiamo, sarebbe prevedere la modifica di itinerario proposta dalla nostra Associazione che esclude radiali monumentali come Strada Maggiore e San Vitale con l’attuazione di un serio progetto di parcheggi di interscambio, a ridosso dei viali di circonvallazione, collegato con bus di piccole dimensioni alla parte più antica del centro storico.
La proposta di Ascom Bologna esprime la visione di un nuovo modello di trasporto pubblico orientato ad una maggiore tutela del centro urbano e ad un nuovo rapporto tra centro e periferia.
La possibilità di non prevedere la guida ottica e le banchine in Strada Maggiore e Via San Vitale dovrebbe aprire la strada ad una più ampia riflessione, più volte sollecitata da Ascom Bologna, sulle caratteristiche del progetto lungo le vie Mazzini, Emilia Levante e Bellaria in chiave di un mantenimento dell’attuale offerta di sosta e di una circolazione stradale più fluida.
Ascom Bologna, invece, prende atto con soddisfazione dello stralcio del tracciato di Via Riva Reno e di Via San Felice che avrebbe comportato gravi disagi per i cittadini e le attività economiche, in fase di lavorazione ed a regime, con benefici alquanto limitati sulla mobilità dei cittadini.
Enrico Postacchini