La The Kitchen Company è costituita da una quarantina di attori (quasi tutti diplomati all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e con un’età media di 25 anni). Questa nuova formazione nasce dal desiderio del produttore Massimo Chiesa, il quale dopo 20 anni di esperienza con artisti di grande chiamata e talento, decide di cambiare rotta. Una decisione che lo ha portato a progettare una Compagnia teatrale in cui i giovani attori possano nutrirsi e crescere, trovare stimoli ma al tempo stesso donarne nuovi a questo nostro teatro.
Questa nuova stagione teatrale ha segnato l’avvio della tournée della The Kitchen Company. Nata esattamente un anno fa, la compagnia ha intrapreso una strada ardua per il contesto storico in cui stiamo vivendo ma già ricca di soddisfazioni. Dopo il successo recentemente ottenuto con “The Kitchen” a Milano e Roma, è in lavorazione un nuovo allestimento che vedrà impegnati dieci attori della Compagnia: questa pièce già si preannuncia come una nuova grande sfida teatrale.
In prima nazionale il 14 e 15 Novembre al Teatro Herberia di Rubiera verrà presentato Girotondo di Arthur Schnitzler, con la regia di Massimo Chiesa.
Quando l’autore scrisse questo testo, nel 1896, fu quasi per gioco, per divertire i suoi amici e, allo stesso tempo, scandalizzarli, impastando tra loro, in una riuscitissima combinazione, due ingredienti molto diversi: comicità e sesso. Il mix fu tale che, quando “Girotondo” uscì, fu uno scandalo senza precedenti. Il testo fu contrassegnato come scabroso per via dei suoi rifermenti sessuali e della sottesa analisi critica delle relazioni tra uomo e donna.
La commedia di Schnitzler è un testo non facile da rappresentare, la forma e i contenuti finiscono infatti troppo spesso per autorizzare facili letture o veri e propri stravolgimenti.
“Girotondo” è un testo sensuale e sessuale.
Schnitzler ci presenta cinque uomini e cinque donne che desiderano, bramano, amano fare l’amore, che amano fare sesso, ma lo fa in modo profondamente ironico, mostrandoci senza filtri le loro debolezze.
La scommessa della The Kitchen Company è quella di riproporre il sapore sensuale di quest’opera, attualizzandola ma comunque non tradendone gli intenti; la volontà è quella di riuscire a divertire, eccitare e commuovere il pubblico.
“Girotondo” è tutto questo.
Come spiega il regista, Massimo Chiesa: “Oggi basta prendere parte a un reality show per essere definito un “attore”, il che è profondamente sbagliato e ingiusto, poiché sono molti i giovani che scelgono di fare questo mestiere per passione, e lo fanno con sacrificio e dedizione.
In Italia stiamo vivendo un periodo culturale decisamente buio ma la The Kitchen Company si è prefissata uno scopo molto ambizioso: fare del teatro, troppo spesso noioso, pesante e vecchio, un momento divertente, commovente, interessante e accattivante. Solo così si potrà riavvicinare il pubblico alla prosa, conquistando giorno dopo giorno nuovi spettatori.
È in nome di questo scopo che la The Kitchen Company ha deciso di portare in scena, come sua quinta produzione, “Girotondo” di Arthur Schnitzler”.