Nella “lista Falciani” dei radical chic che hanno il cuore a sinistra, ma il portafoglio in Svizzera, figurano noti esponenti del mondo dell’arte e del cinema italiano.

La stessa categoria dei radical chic che con maggior fervore e con il pugno chiuso ha protestato contro i tagli alla cultura, in realtà tagli agli sprechi che per necessità contabili, il ministro Bondi ha dovuto attuare. A tutti piacerebbe essere generosi e prodighi, ma spesso non è possibile.

Bondi per esigenze di bilancio, per restare all’interno di parametri imposti dall’Europa, è stato costretto come tanti suoi colleghi a tagliare dove, secondo lui, gli sprechi erano più marcati.

In questi giorni, tra gli italiani che hanno portato milioni di Euro all’estero ci sono proprio quegli esponenti del mondo dello spettacolo che alzavano di più la voce contro il ministro della Cultura: che esempio di coerenza!

Aspettiamo ora di vedere i nomi dei 30 reggiani che hanno pensato di impoverire Reggio e l’Italia, trasferendo denaro che doveva creare sviluppo nel nostro Paese. Non vorremmo trovarci nominativi di presidenti di coop o altri rappresentati della sinistra radical chic al caviale, che predicano in un modo e poi agiscono in un latro.

(Fabio FILIPPI)