Deposizione questa mattina della corona al Monumento ai caduti in piazza Garibaldi per le celebrazioni della Festa del 25 Aprile. Alla presenza delle associazioni combattentistiche, alle forze dell’ordine e all’Anpi si sono poi tenuti i discorsi dal palco. La prima a prendere la parola è stata la presidente Anpi Antonia Bertoni che ha ricordato come la Liberazione abbia consentito a tante persone di superare il rifiuto della nazione creato dal nazionalismo aggressivo generato dal regime fascista. Antonia Bertoni ha concluso così: “viva la resistenza, viva l’Italia Unita, democratica e repubblicana”.

Ha preso poi la parola il sindaco Luca Caselli il quale, dopo avere condannato la scritta ingiuriosa apparsa ieri, ha definito il 25 Aprile come una festa che deve unire e non dividere: “credo che questa festa a 66 anni di distanza non possa più dividere. Noi siamo qui a parlare grazie a quella libertà riconquistata. Chi la celebra come una festa di partito non ha capito nulla, è una festa che unisce l’Italia sotto una Costituzione e sotto una bandiera. Questa è una festa di tutti gli italiani: di quelli infoibati, di quelli che hanno perso in guerra un familiare”.

Il sindaco ha poi annunciato alcune iniziative che si terranno nei prossimi giorni: “Credo che si debba squarciare un velo. A Sassuolo nell’immediato dopo-guerra ci furono vittime dell’odio politico, credo che con serenità e spirito cristiano si debba rendere loro omaggio. Lo faremo nei prossimi giorni, perché non avevano alcuna colpa”.

Il sindaco ha poi consegnato una targa al capitano Giuseppe Sghedoni che perse la vista in Sardegna durante la guerra.