In Italia si produrranno quest’anno 53 milioni di ettolitri di vino, con un incremento del 20% rispetto allo scorso anno quando furono prodotti 44,1 milioni di ettolitri in una vendemmia tra le più contenute degli ultimi 50 anni. E sul fronte della qualità c’è entusiasmo: il 2004 sarà uno dei millesimi più interessanti degli ultimi anni. Sono questi i dati definitivi della vendemmia 2004 resi noti da Assoenologi.
”Dopo due anni di forte decremento – spiega il direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli – siamo tornati ad una vendemmia vicina alla media decennale 1994/2003 attestata sui 53,5 milioni di ettolitri di vino e, fatta eccezione per Lazio e Sicilia, tutte le regioni hanno incrementi di almeno il 20% rispetto alla campagna 2003”.
Anche sul fronte della qualità le previsioni di fine agosto sono state rispettate: il mese di settembre è decorso nel modo più opportuno con giorni di sole, qualche pioggia e una buona escursione termica notturna. ”Queste condizioni – afferma Martelli – hanno siglato, dopo due campagne discutibili, un’annata che, per la stragrande maggioranza delle regioni è, per i vini bianchi, tra le migliori degli ultimi vent’anni e, per buona parte dei rossi, molto vicina a quella del 1997”.
Le previsioni di mercato mostrano attualmente contrattazioni piuttosto scarse in tutt’Italia. L’abbondante produzione, nonostante l’elevata qualità, frena i contratti e soprattutto i prezzi all’ingrosso la cui tendenza è quella di un generalizzato ribasso sia dei vini bianchi, sia di quelli rossi, rispetto ai prezzi spuntati nello stesso periodo dello scorso anno. I decrementi variano a seconda delle zone e delle tipologie di prodotto per superare anche il 35% per alcuni vini non particolarmente richiesti dal mercato.