maino-benatti«Il Comune – dice il Sindaco Maino Benatti – ha costantemente monitorato la situazione dei Map ed è intervenuto per capire alcuni dei problemi evidenziati. A Mirandola i problemi principali sono due: possibile presenza di animali indesiderati, in particolare topi, e bollette Enel. Sul primo punto abbiamo inserito anche i Map nel progetto di monitoraggio con trappole (erogatori di esche rodenticide) attivato in tutta l’Unione dei Comuni con la supervisione del Servizio Veterinario dell’Ausl di Modena. In tutta l’Unione (centri storici, Map, luoghi pubblici, ecc.) sono state posizionate 800 trappole, che ci consentono di tenere sotto controllo una situazione resa difficile dalla presenza di luoghi incustoditi».

Come noto, infatti, i roditori hanno necessità di trovare una sicura sistemazione per prepararsi all’inverno e l’abbandono di case, strade, edifici vari a causa del terremoto ha acuito questa situazione naturale. I topi si avvicinano all’uomo per la ricerca del cibo e i luoghi abbandonati, con la presenza di rifiuti, accrescono la loro capacità di espansione e di colonizzazione. «A questo proposito, a seguito di verifiche abbiamo purtroppo constatato una non corretta gestione dei rifiuti nelle aree Map, dove nostri tecnici hanno più volte notato rifiuti abbandonati di fianco ai cassonetti, “pattumelle” dell’organico aperte ed altre situazioni di incuria. – continua il Sindaco – Al contrario, abbiamo anche notato in altri casi una corretta manutenzione dei Map e delle aree adiacenti. In questi casi, a riprova dell’importanza di tenere comportamenti corretti, non abbiamo avuto segnalazioni di topi o altro».

«Per quanto riguarda il secondo punto, – continua Benatti – va ricordato che i moduli sono più che decorosi e che la permanenza in essi è totalmente gratuita e senza spese condominiali. Le spese di riscaldamento e di luce sono ricomprese in un’unica bolletta Enel, che per forza risulta più alta di quella precedente, dato che comprendeva la sola elettricità. Stiamo comunque attentamente vagliando anche questo aspetto, per capire se le lamentele riguardano una minoranza di famiglie o la maggioranza dei casi. A questo proposito abbiamo attivato un tavolo con Enel, che ha dato piena disponibilità ad incontrare i rappresentanti di Comune e Regione nei prossimi giorni. Le bollette però vanno pagate, anche perché qui a Mirandola, all’atto del decreto di assegnazione, è stato spiegato dettagliatamente come usare correttamente riscaldamento, aria condizionata, ecc., in modo da evitare sprechi e possibili sorprese. Vorrei inoltre precisare che la Regione, nel costruire i moduli, ha acquisito le migliori offerte per l’isolamento termico. I moduli – aggiunge il Sindaco – sono congegnati per avere un giusto equilibrio tra esigenze di areazione e di riscaldamento e quindi non devono essere “sigillati”. Ribadita l’importanza di smaltire correttamente i rifiuti, abbiamo preso atto di un problema di possibile intrusione di animali indesiderati e come Comune stiamo facendo la nostra parte per rimediarvi». Nel giro di una settimana partiranno i lavori per la protezione completa dei Map. Il Comune sta affidando ad una ditta la realizzazione di reti nei condotti contro ogni pericolo di intrusione. Il costo sarà finanziato con il fondo regionale per le spese di manutenzione dei Map ed i lavori saranno completati entro un mese circa.

L’invito a tutti i cittadini (residenti nei Map o meno) è quello di non abbandonare cibo e rifiuti per nessun motivo (anche perché è proibito per legge) e di collaborare alla risoluzione del problema avendo cura delle proprie aree private nelle quali il Servizio pubblico non può intervenire, collocando se necessario, trappole, provvedendo allo sfalcio e alla pulizia con la maggior attenzione possibile. Per ogni informazione: Servizio Politiche Ambientali dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord (tel. 0535/29712-29724) o Servizio Veterinario dell’Ausl (tel. 0535/602800).

 

ALCUNI DATI SUI MAP

Sono attualmente 200 i Map occupati a Mirandola. Da una dettagliata indagine del Comune in collaborazione con la Provincia e con la supervisione della Regione, risulta che la maggioranza delle famiglie (sei su dieci) abitava al momento del sisma in una casa in affitto. Altre due su dieci vivevano in case di proprietà e le altre in alloggi Acer o in comodato d’uso. Il 60% delle abitazioni occupate al momento del sisma si trova in stato di inagibilità grave (E), il 23% in inagibilità B e il 9% è inagibile per rischio indotto (F). Per quanto riguarda il programma di rientro emerge che la metà ha intenzione di rientrare nell’abitazione occupata al momento del terremoto, mentre gli altri decideranno per altre sistemazioni.