“Siamo in Romagna e non posso non partire da Federico Fellini che ha definito il circo lo spettacolo più autentico … per le luci, la musica, i clowns e gli animali”. Il senatore Carlo Giovanardi, intervenuto questa mattina alla conferenza stampa promossa dall’Ente Nazionale Circhi a Imola, ha iniziato il suo intervento chiamando a supporto il grande regista di Rimini. “E poi il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, il quale qualche mese fa ha detto che il circo è il luogo dell’armonia fra uomo e animale”. Due citazioni scelte da Giovanardi per sottolineare “che il tema di cui stiamo parlando non è banale, ha a che fare con la storia, la tradizione, l’arte, il folclore, la cultura”.  Ma gli animalisti – ha proseguito Giovanardi – “quelli fondamentalisti, usano la violenza e l’intimidazione: sapete che nella bassa emiliana sono stati fatti saltare gli allevamenti di visoni dal fronte di liberazione animalista; ci sono frange animaliste che passano alle vie di fatto. Nel caso di Imola la giraffa è stata fatta scappare manomettendo il cancello della recinzione in cui era custodita, poi è stata uccisa nella maniera in cui conosciamo, malgrado il tentativo di salvarla da parte dei titolari del circo. Per tutta risposta il sindaco ha deciso che in 24 ore il circo se ne sarebbe dovuto andare, come fossero criminali”. Ma Giovanardi ha anche aggiunto: “C’è un parlamento in Italia e se deciderà che vada vietato l’uso degli animali, diversamente da quanto avviene in Francia, Germania, Spagna, praticamente in tutta Europa ad eccezione della Grecia, che gli zoo vadano chiusi, dopo di che le giraffe bisognerà andare in Africa a vederle… E siccome bisognerà essere conseguenti, i cani non si potranno più tenere negli appartamenti, ma lasciati liberi, vorrei capire dove arriviamo con la logica animalista.

Spetta quindi al parlamento intervenire, decidere se questa grande e nobile arte che la stragrande maggioranza dei Paesi del mondo tutelano, debba scomparire o continuare a vivere e sia chiaro che per me deve continuare. Ma quel che è certo è che un sindaco non può mettere in essere atti, del tutto al di fuori del nostro ordinamento, accampando ragioni di ordine pubblico, per trasformare l’Italia in una geografia in cui ogni sindaco fa quello che gli pare. Mi chiedo anche cosa stia facendo il prefetto di Bologna per far rispettare la legge a Imola”. Infine, ha concluso, “il Pdl non ha fatto una scelta animalista, checché ne dica la Brambilla: “Né l’ufficio di presidenza, di cui faccio parte, né la direzione, né i gruppi parlamentari hanno mai deciso di vietare gli animali nei circhi, non c’è nessuna decisione del partito in questo senso”.

Gaetano Montico, presidente Associazione italiana detentori animali: “La decisione del sindaco di Imola ha creato una discriminazione enorme nei confronti dei proprietari degli animali, perché il circo potrà lavorare e gli animali no. Perché il sindaco autorizza i miei colleghi a lavorare mentre io, che sono proprietario degli animali, che rispetto tutte le leggi dello Stato, comprese le normative europee, vengo penalizzato, privato del mio diritto al lavoro per il quale pago le tasse? Il sindaco di Imola deve avere il coraggio di riconoscere che, di fatto, il suo comportamento copre un gruppo di terroristi e penalizza il circo che opera nella legalità. Non è la prima volta che fanno scappare gli animali dei circhi o che ci danneggiano i mezzi. Negli ultimi 50 anni non era mai successo che un sindaco facesse allontanare gli animali dal circo. Trovatemi un episodio mortale in un circo italiano causato dagli animali, mentre quanti morti ci sono stati negli ultimi tre anni provocati da cani come rottweiler e altre specie, compreso l’omicidio del taxista che incidentalmente ha investito un cane. Nei circhi gli animali non vengono uccisi, io sto mantenendo dei leoni che hanno trent’anni di vita perché per me sono stati colleghi, compagni di vita. Gli ammestratori italiani vincono tutti i maggiori riconoscimenti mondiali per i loro numeri frutto di grande amore per gli animali e dell’ammestramento in dolcezza, e poi ci troviamo dieci esagitati – come quelli che sono qui fuori stamattina – a darci dei ladri, dei torturatori, dei delinquenti. Ma cosa abbiamo fatto di male? E un sindaco avalla con la sua posizione questi comportamenti? A costo di portare questa faccenda a Bruxelles voglio che l’ingiustizia venga sanata. Noi non abbiamo l’attenzione della stampa, non esiste la minima par condicio con gli animalisti, né in televisione né sulla carta stampata, ma ci batteremo ugualmente fino in fondo e in tutte le sedi. Il Comune di Imola se non ritira questa ordinanza dovrà pagare i danni. Aldo Martini si è sobbarcato un enorme investimento, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, per seguire idee in grado di progredire nel lavoro. Quando il circo opererà al cento per cento, darà lavoro a cento persone. E poi salta fuori un sindaco che blocca chi rispetta la legge? Ci stiamo rendendo ridicoli agli occhi del mondo: con la sua ordinanza il sindaco ha bloccato un numero di cani proveniente dall’Ungheria. Chi ne paga le conseguenze? Io ho la responsabilità di dar da mangiare a decine di persone perché ogni circo con animali ha tanto personale che si prende cura di loro. E i miei animali debbono mangiare ogni giorno. Noi che li custodiamo possiamo anche non mangiare, ma gli animali no.”

Aldo Martini, titolare del circo presente a Imola, ha ribadito la richiesta di poter lavorare con lo spettacolo al completo e dunque con gli animali, chiarendo però che “in ogni caso non è giusto che a fare le spese di una decisione penalizzante da parte del Comune sia la città di Imola, per cui abbiamo deciso che a tutti coloro che verranno a vedere i nostri spettacoli dal 4 all’8 ottobre in via Pirandello a Imola, daremo un biglietto omaggio per partecipare agli spettacoli al completo, con tutti gli animali, che faremo a Parma dal 12 al 30 ottobre. Ce lo chiedono anche i cittadini di Imola e noi li accontenteremo”.

Alla conferenza stampa ha preso la parola anche il titolare del circo “Bellucci più Mario Orfei”, Attilio Bellucci: “Lo scorso febbraio il sindaco di Imola avrebbe voluto allontanarci dalla città, dove avevamo chiesto di rimanere qualche giorno in più a causa delle proibitive condizioni meteorologic, visto che c’era tanta neve non solo a Imola ma anche nei dintorni. E’ dovuto intervenire l’Ente Nazionale Circhi per fare cambiare idea all’amministrazione comunale, segnalando che un eventuale trasloco forzato avrebbe messo in pericolo (viste le basse temperature) anche la vita degli animali e in quel caso il Comune ne avrebbe pagato le conseguenze”. Il presidente Enc, Antonio Buccioni, ha tracciato un quadro internazionale sulla attività dei circhi, chiarendo che solo in Italia stanno incontrando problemi enormi: “Basta andare in Svizzera perché il quadro cambi. I circhi vivono del loro lavoro, e i 2 milioni di euro annui del Fus sono una goccia nel mare delle spese che i singoli complessi affrontano ogni giorno. Basta criminalizzazioni! Nel circo non ci sono assassini e malfattori, gli autori del duplice delitto di Lignano Sabbiadoro sono stati assicurati finalmente alla giustizia ma non era gente del circo. Il sindaco dallo sfratto facile verso i circhi non può dettare legge in un campo che non è di sua competenza e noi saremo al fianco del circo presente a Imola e di tutti i circhi per tutelarne l’attività da ogni punto di vista”.

Ha preso la parola anche il coordinatore provinciale del Pdl di Imola, Alberto Vecchi: “Un comportamento serio da parte dell’onorevole Brambilla avrebbe richiesto che si fosse informata, prima di tutto dal segreterio provinciale del suo partito, sui fatti accaduti a Imola, cosa che, a differenza di Giovanardi, non ha invece fatto. Il sindaco di Imola ha gestito in maniera assurda tutta la vicenda legata alla giraffa e anziché aprire una inchiesta interna per capire come esattamente cosa è accaduto, ha vietato l’attività del circo”.