Offrire un’interpretazione dei sistemi produttivi locali, attraverso la presentazione di 9 dossier redatti su dati statistici raccolti ed elaborati dal sistema camerale. E’ questo l’obiettivo della II edizione della ‘Giornata dell’economia‘ promossa da Unioncamere Emilia Romagna che, il 10 maggio prossimo, collegherà in regione, tramite videoconferenza, le 9 sedi provinciali.

A livello nazionale 103 saranno le Camere di Commercio italiane ‘in rete’ in occasione della manifestazione.

E’ il modello del gruppo d’impresa, uno dei dati emerso da un’indagine dell’Osservatorio di Unioncamare che maggiormente sarà al centro degli incontri del 10 maggio. In Emilia Romagna sono già oltre 18 mila le imprese che hanno optato per questo modello che lega le società tra loro su criteri di partecipazione di maggioranza assoluta, identificabili attraverso l’individuazione di un impresa o di una persona fisica capogruppo. Alimentare, ceramica, meccanico e d’intermediazione finanziaria sono i settori in cui il modello di gruppo incide maggiormente in Emilia Romagna.

“La novità – ha spiegato Guido Caselli, responsabile dell’ufficio Studi di Unioncamere Emilia Romagna, intervenuto alla presentazione – è che questa tendenza, che prima coinvolgeva principalmente solo le grandi e medie imprese, adesso si sta estendendo anche alle piccole, è un sistema per avere maggior peso economico, potenziare le proprie capacità produttive e di fatturato, ma anche per avere un ruolo più rilevante nel dialogo con gli istituti di credito”. Sarà un’occasione per cogliere i legami sempre più stretti tra impresa e territorio – ha aggiunto – e per capire dove va la nostra economia, in cui è centrale il ruolo di Unioncamere come sede di una democrazia economica che coinvolge istituzioni, imprenditori e istituti di credito.