Ha effettuato quattro
prelievi di contante per oltre 1.500 euro, poi ha voluto ‘strafare’, cosi’ l’ultimo ‘colpo’ da 3.500 euro gli e’ costato il ritiro del postamat e la successiva denuncia, dato che la tessera non era sua, ma di un collega di lavoro, ignaro dei prelievi. Protagonista della vicenda, un meccanico modenese di 29 anni impiegato in un’officina di Correggio.

Il legittimo titolare della carta, operaio reggiano di 39 anni, non sapeva di essere stato vittima di un furto, e l’ha capito solo quando un’impiegata di un ufficio postale di Modena l’ha contattato telefonicamente per chiedergli chiarimenti su una richiesta di prelievo da 3.500 euro avanzata poco prima da un giovane. Cosi’ l’uomo ha scoperto di non avere piu’ la tessera nel portafogli, e che sul suo conto erano stati effettuati altri prelievi, per complessivi 1.500 euro.


Il reggiano si e’ cosi’ rivolto ai carabinieri della stazione di Corso Cairoli a Reggio Emilia. I militari hanno contattato l’impiegata dell’ufficio postale modenese che ha fornito una dettagliata descrizione del giovane presentatosi allo sportello. Grazie a quella descrizione, la vittima del furto ha riconosciuto la fisionomia del suo collega di lavoro.
La prova definitiva della colpevolezza del modenese e’ poi arrivata dalle immagini registrate dai sistema video a circuito chiuso degli istituti bancari in cui erano stati fatti i prelievi, che avevano immortalato il ladruncolo. Il modenese e’ stato denunciato per furto aggravato e indebito utilizzo di carta bancomat.