Due gli istituti impegnati in questi giorni nel confronto con il teatro: l’Istituto Scientifico Tassoni e il Liceo Socio Psico Pedagogico C. Sigonio.

L’Istituto Scientifico Tassoni presenta questa sera al Teatro Storchi Maschere Vive con la regia di Giuseppe Radicia e Luciana Galassi che recita nel sottotitolo “da Shakespeare a Woody Allen: quando in scena scorre la vita” indicandoci come la sottile linea di confine tra tragedia e commedia nel teatro convivano rappresentandone due aspetti opposti e contradditori, entrambi vitali e presenti nell’essenza di ogni uomo in ogni luogo e in ogni tempo. Per dimostrare questa tesi i ragazzi attingono ad autori lontani e diversi componendo in tal modo un variegato mosaico dell’esistenza umana.

Il Teatro delle Passioni invece, ospita stasera e domani alle 21 La distanza della luna del Liceo Socio Psico Pedagogico C. Sigonio che, prendendo spunto da La distanza della luna e Le cosmicomiche di Italo Calvino. Uno spettacolo che via via da questi testi se ne distanzia, distillando le parole e facendo venire a galla la figura della luna, come metafora di una terra magica e affascinante, dov’è possibile realizzare tutti i nostri desideri e dove è finalmente permesso essere ciò che si vuole, ciò che non si ha il coraggio di essere sulla Terra. La figura della luna si trasforma man mano nel lungo e laborioso percorso di crescita che l’adolescente compie nella formazione della sua personalità, diviso com’è tra quello che vorrebbe e quello che gli altri si aspettano che sia. La regia di Barbara Corradini conduce i ragazzi attraverso le palpitazioni, le trasformazioni di un’età sfuggevole e incompresa, attraverso il viaggio di un gruppo di ragazzi forse un pò confusi ma disposti a giocare ironicamente con gli stereotipi che di solito gli adulti gli cuciono addosso, provando a cambiare le regole, reinventandosi dentro a quel luogo protetto che è il sogno.