Si è chiusa ieri, con la quinta domenica, dedicata come di consueto a “tappi” o meglio “stumpai”, l’edizione 2006 delle Fiere d’Ottobre; un successo di pubblico che per cinque fine settimana ha animato la città di Sassuolo rinnovando una tradizione che risale al 1500. Confermata la vocazione commerciale con l’apertura dei negozi, per un bilancio abbiamo intervistato alcuni di loro.

Alti e bassi per i commercianti che hanno fatto registrare andamenti delle vendite molto diversi, unica nota comune il fatto che le domeniche più profique sono le prime tre poi inizia un calo fisiologico dovuto, come ci hanno detto in molti, al fatto che la gente non può spendere per cinque settimane di seguito.


Le lamentele maggiori arrivano dai commercianti di Piazza Piccola, già reduci dalle penalizzazioni dei lavori di rifacimento, che non hanno avuto grandi introiti.
Un calo dell’attenzione è stato registrato al mercato dove, dicono, si paga il fatto che le Fiere siano spalmate lungo tutta la giornata.
Da alcuni negozianti arriva poi la proposta di tornare all’apertura dei negozi limitata alla mattina della domenica ritenuta molto più profiqua, sembra infatti che il mattino sia destinato agli acquisti mentre il pomeriggio sia dedicato maggiormente al passeggio, complice anche il numero crescente di eventi che animano le ore pomeridiane.