Andrea Leoni (FI), visto che l’Emea, l’agenzia europea del farmaco, ha recentemente stabilito che il farmaco antidepressivo Prozac può essere somministrato anche ai bambini, a partire dagli 8 anni e che questa possibilità ha sollevato molteplici reazioni critiche da parte del mondo politico ed istituzionale, e scientifico, oltre che di numerose associazioni che si occupano della tutela dei diritti e della salute dei minori, ha rivolto una interrogazione alla Giunta per sapere come giudichi questa possibilità e se, sulla base delle stime attuali relative alla diffusione della depressione tra minori, sia in grado di stimare quanti bambini, in Emilia Romagna, potrebbero essere sottoposti a trattamento farmacologico mediante somministrazione di Prozac.

L’esponente azzurro, vuole inoltre sapere: se la Regione abbia fissato specifiche linee guida relative alla somministrazione del farmaco ai bambini e, in caso affermativo, quali; come giudichi le dichiarazioni del Presidente dell’Istituto italiano di medicina sociale Antonio Guidi secondo le quali “la possibilità di ricorrere al Prozac potrebbe rappresentare una ‘scorciatoia’ facile e semplificata per non affrontare in maniera tecnica e socialmente responsabile il disagio crescente dei più giovani”; se concordi nel ritenere che la somministrazione di tale psicofarmaco anche ai bambini in età scolare rischi di favorire la diffusione di una cultura favorevole alla droga e agli psicofarmaci e sia pertanto da evitare e non da incentivare. Il consigliere chiede anche se la Regione ritenga opportuno attuare forme di vigilanza e di controllo al fine di verificare che prima di giungere alla somministrazione del Prozac sia stato fatto tutto il possibile per affrontare il problema in ambito familiare, sociale e psicoterapico. Leoni, infine, chiede se la Regione confermi che, all’interno di diverse scuole dell’Emilia Romagna, gli studenti siano stati sottoposti, negli ultimi 12 mesi, a test psicologici, e in caso affermativo, quali ne siano le finalità.