“Non esiste alcun progetto dell’amministrazione comunale relativo alla realizzazione di un parco acquatico. Stiamo invece pensando di realizzare un impianto natatorio, su sollecitazione della società Modena Nuoto che già gestisce l’impianto Dogali e che ha chiesto la collaborazione di privati per preparare una bozza di progetto su cui riflettere, bozza che però non è considerata pronta per avviare una discussione. In ogni caso, questa Giunta non ha dato alcun incarico”.

Lo ha affermato l’assessore all’Urbanistica Daniele Sitta rispondendo all’interrogazione consiliare di Sergio Celloni (Udeur). Il consigliere, facendo riferimento a progetti preliminari apparsi sulla stampa, relativi a un parco acquatico nell’area di Parco Ferrari, chiedeva “in che cosa consistesse precisamente l’incarico assegnato, con quali atti fosse stato formalizzato, a quanto ammontasse la spesa per la progettazione e da quali capitoli di bilancio si intendesse detrarre la spesa”.

L’assessore ha spiegato che le immagini apparse sui giornali si riferivano al parco acquatico di Reggio Emilia.
“Mentre, nell’ambito di una riflessione complessiva che si sta facendo sul sistema dei parchi cittadini, e in particolare su quelli non ancora completati, – ha precisato Sitta – riteniamo che per il Parco Ferrari sia opportuno riprendere un lavoro già fatto da un grande paesaggista, di straordinario valore architettonico: il progetto del Civic Park di Sir Geoffry Jellicoe. Di quel progetto è stata realizzata sino ad oggi solo una parte, la collina alberata con parte del bosco; le altri parti, il lago canale, la piscina, il giardino d’inverno, il teatro tenda, non sono mai state realizzate e ancora oggi possono rappresentare un attualissimo riferimento per il completamento del parco”.

Il consigliere Celloni si è detto d’accordo sulla necessità di un nuovo impianto natatorio e del completamento dei parchi. “Però – ha aggiunto – non mi ha detto da quali capitoli di bilancio andrebbero detratte le spese per i progetti che in altri casi sono stati fatti”. Egli infine ha redarguito il difetto di comunicazione che ha dato luogo all’equivoco sul parco acquatico.