Oltre 57 chilometri quadrati di territorio provinciale modenese sono occupati da insediamenti produttivi in costante crescita: dal 2003 al 2007 quasi 30 ettari di territorio sono stati utilizzati per aprire nuovi capannoni per attività artigianali e impianti industriali.


Di questo tema si parlerà venerdì 11 maggio (dalle ore 9,30 alle 13, sala del Consiglio) nel corso di un seminario nella sede della Provincia nell’ambito del percorso che porterà, entro l’anno, all’adozione del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), il principale strumento di pianificazione sull’uso del territorio, punto di riferimento per la pianificazione urbanistica comunale.

“Il problema centrale – sottolinea Maurizio Maletti, assessore provinciale alle politiche urbanistiche e qualità del territorio – è che in futuro non possiamo più permetterci questi livelli di incremento di utilizzo del suolo. Il territorio è un bene finito e con il nuovo Ptcp indicheremo le strategie per uno sviluppo all’insegna della qualità e della tutela ambientale”.

Nel corso dell’incontro sarà discussa anche una ricerca della Regione Emilia Romagna da cui emerge che nell’area incentrata sul territorio del comune di Modena la quota di terreno “artificializzato” (cioè occupato da case, insediamenti produttivi e infrastrutture) supera un terzo del totale.

“Nel 2015 – aggiunge Maletti – potremo raggiungere i 730 mila residenti, 60 mila in più di oggi, con tutti i problemi legati ai servizi e alla sostenibilità ambientale. Noi proponiamo di mettere al centro la riqualificazione ed il recupero piuttosto che l’espansione che dovrà essere limitata e, se necessaria, dovrà rispondere ai criteri ecologici obbligatori per le aree produttive e di risparmio energetico e idrico se residenziali. Aumenteranno le aree verdi protette dal 6,5 al 10 per cento, più piste ciclabili e reti ecologiche con una maggiore attenzione al paesaggio”.

Al seminario partecipano, oltre a Maletti, tecnici della Provincia ed esperti di programmazione territoriale tra cui Alfredo Drufuca di Polinomia di Milano, Roberto farina di Oikos Ricerche di Bologna, Luciano Rizzi di Promosport (tra i temi in discussione figura anche la pianificazione degli impianti sportivi) e Paolo Ferrecchi del servizio regionale Mobilità.