Modena, da sabato 7 luglio, parte coi saldi estivi al pari di Bologna (e tutta l’Emilia Romagna), Milano, Palermo, Bari, Ancona e Trieste. Tra le grandi città, la prima a proporre i prezzi scontati è Torino che parte oggi primo luglio. La panoramica dei saldi si completa con Napoli dal 2 luglio e Genova dal 6 luglio, Roma e Firenze attenderanno il 14, Venezia il 15 e Bolzano il 16 luglio.


Ascom Confcommercio stima che i prossimi saldi estivi incidano per il 35% sul fatturato annuo delle vendite di fine stagione, mentre l’ufficio studi Confcommercio prevede che ogni famiglia, in media, spenderà poco più di 260 euro, per una spesa procapite dei modenesi di circa 104 Euro. Previsioni che si confermano sostanzialmente in linea con i dati dell’anno precedente.
Ascom Confcommercio prevede quindi, anche per l’estate 2007, una buona propensione agli acquisti nel periodo dei saldi e ritiene che la loro incidenza percentuale sul complesso delle vendite a prezzo pieno rimarrà pressoché costante rispetto allo scorso anno.

Per consumatori e commercianti al dettaglio ecco alcuni consigli di Ascom Confcommercio
Cambi: è lasciata alla discrezionalità del negoziante la possibilità di cambiare il capo acquistato. Se però il prodotto è danneggiato il cambio è obbligatorio e quando questo risulti impossibile si ricorre alla riduzione o restituzione del prezzo pagato. Il compratore da parte sua è tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo, anche in questo caso è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.