Con tutta la possibile simpatia per feste e sagre di paese, Ascom Confcommercio di Vignola pone ad Amministratori e Istituzioni il problema che ogni anno assilla la ristorazione nel periodo estivo

A parlare è il segretario Ascom di Vignola Giorgio Giusti il quale rincara la dose affermando che in effetti bar e ristoranti, rappresentando già un’offerta più che adeguata alle potenzialità del mercato che offrono Vignola e i comuni limitrofi, vivono con sofferenza questa fase di liberalizzazione del settore, trovandosi anche stretti nella morsa costituita, da una parte dalla ormai diffusissima pratica dell’agriturismo, e dall’altra dal fiorire di feste e sagre paesane.

Ascom rimarca come alcuni comuni già abbiano assunto posizioni di liberalizzazione del settore bar / ristorazione i cui risultati non possono che penalizzare sia gli operatori che la clientela.

In effetti, dopo aver affrontato cospicui investimenti nelle proprie imprese, i ristoratori hanno trovato sulla loro strada l’assurda impostazione degli studi di settore che tutti conosciamo e che impongono loro redditività predefinite su cui pagare imposte e tasse non in linea con la loro effettiva operatività.

È logico che questa condizione risulti aggravata da una concorrenza che opera fuori da logiche d’impresa, con costi e controlli di natura diversa e di gran lunga meno onerosi.
Quello di Ascom Confcommercio di Vignola è un invito ad una riflessione cui l’Associazione chiama i comuni, in rappresentanza di aziende consapevoli di erogare un servizio sociale oltre che di natura prettamente economica.