Fabio Filippi, di Forza Italia, ha presentato un’interpellanza per chiedere alla Giunta di “sospendere con effetto immediato ogni contributo, sostegno, finanziamento e patrocinio a all’Istituto per la storia contemporanea di Reggio Emilia”.

A provocare la richiesta il recente comunicato dell’Istituto, in relazione alla vicenda del ritrovamento a Poviglio dei resti forse riconducibili al comandante della Guardia nazionale repubblicana Ugo Pelicelli ucciso nel maggio del ’45, secondo Filippi: “teso unicamente a ‘giustificare’ l’efferato assassinio”, e le dichiarazioni “di natura politica” dello stesso Istoreco, riportatate su un giornale locale e considerate dal consigliere “inqualificabili nella forma e nei contenuti”, a seguito delle quali l’esponente di forza italia ritiene che “non sia ulteriormente tollerabile una gestione dell’Istituto reggiano improntata a tanto settarismo ideologico, al punto da tradire le finalità stesse dell’Istituto”.

“Il compito di un Istituto storico pubblico – stigmatizza Filippi – non è di emettere editti politici con lo scopo di giustificare i crimini partigiani, ma di contribuire con le proprie ricerche a ricostruire gli eventi e i contesti mettendo in campo le proprie competenze scientifiche senza paraventi ideologici. A tale ruolo – continua il consigliere – Istoreco di Reggio Emilia ha abdicato senza alcuna remora da molto tempo caratterizzandosi a giudizio di numerosi reggiani – precisa ancora Filippi – non come centro di ricerca, bensì come centro di insabbiamento dei fatti e di testimonianze inerenti i delitti e le stragi del dopoguerra, nonché delle azioni delittuose compiute dai partigiani durante il conflitto”.

Il consigliere chiede pertanto alla Regione di convocare i vertici dell’Istoreco, assieme al Comune e alla Provincia di Reggio Emilia, per ottenere un piano poliennale di ricerche storiche che costituisca una svolta nelle scelte e negli orientamenti dell’istituto. Un piano – precisa – volto in particolare alla ricostruzione della sequela dei delitti del dopoguerra, nel loro contesto politico-sociale e nelle responsabilità, e a ogni indagine testimoniale, bibliografica e di archivio utile a ritrovare i luoghi di sepoltura degli scomparsi;
Tra le altre richieste di Filippi: che la direzione di Istoreco di Reggio Emilia diventi rappresentativa delle diverse sensibilità, affidandola a personalità di elevato profilo scientifico caratterizzate da spirito di indipendenza nella ricerca; promuovere con finanziamenti adeguati un’ampia campagna di ricerche sui delitti del dopoguerra e sulla prosecuzione della guerra civile in Emilia-Romagna, e di coinvolgere a tal fine anche gli istituti di ricerca indipendenti.