E’ emergenza siccità in diverse località dell’Appennino dove da alcuni giorni sono iniziati i rifornimenti dei serbatoi di raccolta tramite autobotti per integrare le fonti di alimentazione degli acquedotti.


I rifornimenti hanno riguardato soprattutto i comuni collegati all’acquedotto del Rosola: Guiglia, Montese, Zocca, Marano e Castelvetro, ma si è intervenuto anche nei serbatoi a Serramazzoni e Lama Mocogno.



Le operazioni sono coordinate dalla Provincia di Modena, attraverso un’apposita cabina di regia sull’emergenza siccità 2007, in collaborazione con i gestori del servizio idrico Hera Modena e Sat e i Comuni interessati.



«Teniamo costantemente sotto controllo la situazione – afferma Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – in particolare nei Comuni dell’Alto Appennino. Come avevamo previsto, registriamo una sofferenza di alcuni serbatoi dovuta all’inverno poco piovoso e poco nevoso. Per contrastare il manifestarsi della crisi abbiamo programmato e stiamo concludendo anche vari interventi strutturali».



Infatti, oltre agli interventi di emergenza, tra cui la richiesta ai sindaci di tutta la provincia di emanare limitazioni all’uso dell’acqua potabile (vedi comunicato n.995), la Provincia ha coordinato una serie di lavori sul sistema idrico soprattutto in montagna.



Si tratta di interventi per oltre due milioni di euro concentrati soprattutto sul rinnovo, manutenzione di reti, serbatoi e invasi nei comuni di Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Montecreto, Montefiorino, Palagano, Polinago, Prignano, Serramazzoni, Sestola e Zocca.



Tra gli interventi più significativi spiccano quelli a Montefiorino per le nuove interconnessioni della rete idrica per le località Le Coste, La Tia, Macognano, Lago Verde e Farneta. A Prignano sui collegamenti con le sorgenti di Varana, a Serramazzoni sulla rete di adduzione a Montardone e Casa Bartolacelli, mentre a Sestola viene potenziato il sistema delle captazione a servizio del sistema acquedottistico.