E’ in corso la prima visita istituzionale del sindaco Andrea Rossi alla città gemellata di Utinga in Brasile. Si tratta di un viaggio preparato da tempo che si prefigge di consolidare un rapporto iniziato nel 1996 e che in questi anni ha visto il nascere di molteplici iniziative di solidarietà e sostegno rispetto a questa città.

Fu infatti in quell’anno che il Consiglio Comunale di Casalgrande, alla presenza dei sindaci di allora Luciano Branchetti e Carlos Antonio Silva, suggellò il gemellaggio grazie all’interesse di don Vittorio Trevisi che operava già tempo a Utinga come missionario.
In oltre un decennio di scambi, grazie anche al lavoro del nostro Comune, della Parrocchia, delle associazioni di volontariato e di singoli cittadini, a Utinga è stato realizzato molto: la “Scuola comunale Casalgrande”, la casa di riposo e, soprattutto, la “Casa Domenor”. Quest’ultima è la struttura che si occupa dell’accoglienza dei ragazzi di strada e del loro avviamento agli studi o al lavoro. Si tratta dunque di un gemellaggio molto operativo, impostato concretamente sulla solidarietà e che vede una forte partecipazione della Comunità di Casalgrande nel sostegno di questi progetti tra i quali anche alcune adozioni a distanza.
Il sindaco Rossi, dunque, come hanno già fatto i suoi predecessori, ha voluto con questo viaggio testimoniare la vicinanza del nostro Comune a questa popolazione decisamente più svantaggiata.
Nella sua agenda diversi incontri istituzionali tra cui una riunione con il Consiglio Comunale (la Camera dei Veradori) e con il prefetto della città che assolve alle funzioni del sindaco.
E’ previsto inoltre un incontro con il governatore della regione di Bahia Jacques Wagner, esponente del Partido dos trabalhadores particolarmente impegnato a sostenere la causa dei contadini e nella difesa dei diritti umani.

Da lunedì inizierà poi la visita alla città di Utinga e ai territori circostanti con visite alle strutture che si ricordavano e incontri con le diverse comunità che vivono nella regione.
In scaletta anche il saluto ai nostri missionari don Marco e don Gabriele.