Due disgraziati incontrano altri disgraziati e da lì nascono nuove storie e vecchie storie sono raccontate. Così inizia “Se Ci Fosse Luce. Intervalli di un secolo”, il nuovo spettacolo del Teatro dei Venti che sarà presentato in anteprima dal 16 al 25 Gennaio a Modena all’interno del tendone da circo nel Parco della Resistenza (ingresso da via Ancona). I circa cinquecento posti a disposizione per le dieci repliche sono andati esauriti in pochi giorni e l’organizzazione sta valutando la possibilità di ulteriori date.

Undici attori e tre musicisti in scena nella ricostruzione di un cortile popolare in cui il pubblico sarà invitato a prendere posto. Bianco ed essenziale dall’esterno, lo spazio si copre della polvere e dello sporco del tempo all’interno. L’intera costruzione scenografica è pensata per accogliere lo spettatore.
La drammaturgia di “Se Ci Fosse Luce. Intervalli di un secolo” è stata curata da Vittorio Iervese, professore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e da Francesca Ferri, scrittrice. Sono oltre cento i riferimenti a interviste, testi, canzoni e poesie del ventesimo secolo e non solo, da Shakespeare alle ultime lettere di Aldo Moro. “Se Ci Fosse Luce è anche un circo, in cui sono presenti belve feroci e uomini meschini, gente in equilibrio precario e altra in stabile delirio, pagliacci e domatori” racconta Vittorio Iervese “Ma è anche una storia d’amore, una storia del Novecento. Anzi, Se Ci Fosse Luce è novecento storie, di novecento voci diverse, potenti e flebili, rubate in ogni angolo dove le cose accadono”.
Stefano Tè ha curato la regia di uno spettacolo corale e complesso in cui la musica è completamente eseguita dal vivo e composta per l’occasione. “Lo spettacolo segna una nuova tappa del percorso di ricerca che da quattro anni questo teatro fa” sottolinea Stefano Tè “Un percorso di creazione che pone l’attore, supportato dal suo corpo e i suoi riflessi artistici, al centro dello spazio d’arte che il teatro gli concede. La tendenza drammaturgico-registica è volutamente non lineare, non descrittiva, non narrativa, anti televisiva. Lo spettatore sarà infatti invitato ad un banchetto dove gli aspetti del ‘900 sono velati da condimenti teatrali che vanno verso tutt’altro sapore”.
Lo spettacolo vede il contributo di Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Comune di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Inoltre, l’Università di Modena e Reggio Emilia ha concesso il patrocinio e la collaborazione per la realizzazione del Comitato Scientifico del progetto insieme all’Istituto Storico di Modena.

Tutte le serate sono ad ingresso gratuito e a prenotazione obbligatoria e si svolgeranno nel tendone da circo del Teatro dei Venti all’interno del Parco della Resistenza raggiungibile dall’ingresso di via Ancona a Modena.

Per informazioni è possibile consultare il sito web del Teatro dei Venti, oppure contattare il Teatro dei Venti (e-mail; telefono: 059 3091011/3897993851).
Il Teatro dei Venti – Centro per la Ricerca Teatrale è un circolo affiliato Arci. L’ingresso agli spettacoli è gratuito e riservato ai soci.