Si sta sviluppando in questi giorni sia a livello nazionale che locale la discussione sulle assurde regole finanziarie imposte ai Comuni per i Bilanci, regole che penalizzano gravemente le comunità locali.

A dire il vero a livello locale si è assistito da parte dell’opposizione di centrodestra, a reazioni scomposte, antiautonomistiche, tese a difendere ad ogni costo le decisioni del governo. Tranne il fatto davvero esemplare e significativo, di essere clamorosamente smentita dalla stessa maggioranza politica nazionale, essendo stato approvato alla Camera dei Deputati un Ordine del giorno trasversale che rivendica per tutti gli enti locali la necessità di portare a termine gli investimenti già in essere e finanziati. Riaffermando con forza il principio che tutti i Comuni sono uguali e che sono inaccettabili, come per il caso del Comune di Roma, disparità istituzionali.
L’Amministrazione comunale di Reggio Emilia ha evidenziato e in tal senso operato, da tempo e per tempo, per costringere il Governo nazionale a rivedere le regole sul Patto di stabilità 2009-2011, che stanno rivelando tutta la loro assurdità, il loro carattere vessatorio e anticostituzionale.
Come sottolineato a più riprese e da ultimo con la presentazione del Bilancio di Previsione 2009, per il Comune di Reggio Emilia il rispetto di queste regole significa una riduzione della possibilità di effettuare pagamenti di investimenti già finanziati e disponibili nelle casse comunali pari a circa 57,6 milioni nel triennio 2009-2011 con gravissime conseguenze per l’efficacia degli investimenti pubblici già programmati per la soluzione di problemi della città e dei cittadini, per le attività produttive locali e per l’occupazione, che vedrebbero messi in atto veri e propri atti di strozzinaggio.
Dopo l’approvazione della Camera dell’Odg che prevede “di escludere dal Patto i pagamenti per spese di investimento già impegnate nei limiti delle disponibilità di cassa” si rende più che mai improcrastinabile un emendamento generale alla Finanziaria per gli enti locali.
Per questo l’Amministrazione comunale continuerà a sviluppare la propria iniziativa, che ha un carattere correttamente istituzionale, al di là di ogni tentazione che serpeggia anche a livello locale, di farne una questione elettoralistica.
Di tutto c’è bisogno, meno che forze politiche pieghino queste vicende a fini elettoralistici, con gravi conseguenze sul piano istituzionale e per la soluzione di problemi generali del Paese. Non va infatti dimenticato che la revisione delle attuali regole sul Patto di stabilità permetterebbe agli enti locali, che producono il 70% di tutti gli investimenti pubblici del Paese, di mettere immediatamente in circolo nuove risorse, sostenendo la domanda e il lavoro, e nello stesso tempo di scongiurare pericoli reali di aumento dei costi delle opere pubbliche e del contenzioso amministrativo con le imprese.

Franco Ferretti
Vicesindaco e assessore al Bilancio
del Comune di Reggio Emilia