Domani, venerdì 6 febbraio, nella sede romana di Rfi (Rete ferroviaria italiana), si procederà alla firma del contratto di assegnazione dei lavori per la realizzazione della stazione Mediopadana dell’Alta velocità a Reggio Emilia, tra la stazione appaltante e l’impresa Cimolai spa di Pordenone, assegnataria dei lavori. A seguito della pre-assegnazione, avvenuta lo scorso novembre, si giunge dunque all’atto ufficiale che segna il definitivo avvio del percorso che porterà, entro fine 2011, alla messa in esercizio della fermata reggiana.

Si tratta di un intervento complessivo quantificato in 79,095 milioni di euro, per 18,3 milioni finanziato da Tav e per i rimanenti 60,795 milioni da fondi della Regione Emilia Romagna, che comprende non solo la copertura e l’impiantistica della stazione, ma anche gli interventi legati alle connessioni con le diverse tipologie di trasporto gomma–ferro, destinate a convergere in corrispondenza del nodo. A fronte di tale impegno economico, la strategia, scelta da Tav e fortemente sostenuta e condivisa dall’Amministrazione comunale, di ricorrere a gara d’appalto si è rivelata più che vincente, sia in considerazione della partecipazione di sette imprese di altissimo livello, che dell’importante ribasso determinatosi, nell’ordine del 17% dell’importo lavori a base di gara (70.000 euro).
La nuova stazione Mediopadana sarà l’unica fermata in linea lungo il tratto Milano–Bologna dell’Alta velocità, rapidamente e strategicamente connessa tanto al capoluogo lombardo (circa 35 minuti), quanto a quello emiliano (20 minuti), non dovendo dunque utilizzare le interconnessioni con la linea storica, nate con la funzione preponderante di garantire al trasporto merci un collegamento con gli interporti locali.
L’opera, che sorgerà in corrispondenza del viadotto esistente, dunque parallela e vicina all’A1, l’Autostrada più frequentata d’Italia, sarà una delle stazioni più viste d’Europa. Inoltre, la localizzazione dell’infrastruttura circa 4 chilometri a nord del centro di Reggio Emilia e a meno di un chilometro dal nuovo casello autostradale, al centro di un vero e proprio nodo intermodale su cui convergeranno la linea metropolitana di superficie, la linea ferroviaria regionale, le linee degli autobus urbane ed extraurbane, nonché la nuova rete viabilistica locale, la renderà facilmente raggiungibile dall’intero bacino padano, che si propone di servire. Per garantire tali collegamenti, contestualmente all’attivazione del cantiere connesso alla stazione, il Comune di Reggio Emilia sarà impegnato a progettare e realizzare le opere necessarie a rendere accessibile il nodo ferroviario, collegandolo al sistema infrastrutturale e viario (interventi di viabilità, parcheggi, impiantistica, mitigazione paesaggistica e opere a verde… ).
L’avvio della linea Milano – Bologna dello scorso dicembre, renderà inevitabile la convivenza tra il cantiere della stazione Mediopadana ed il passaggio dei treni ad Alta velocità; complessità che è stata prevista all’interno del piano di montaggio, permettendo di lavorare in piena sicurezza e senza determinare alcun rallentamento ai treni in transito. La coesistenza tra cantiere e linea sarà resa inoltre possibile dai grandi elementi prefabbricati (portali, pali… ) che verranno realizzati quasi interamente presso le acciaierie friulane, limitando notevolmente gli interventi in loco.
Procede dunque il percorso per la realizzazione della quarta opera progettata dall’architetto Santiago Calatrava per Reggio Emilia che si colloca, come elemento cardine a livello funzionale e artistico, all’interno di un più ampio e profondo progetto di riqualificazione urbana programmato dall’Amministrazione comunale e che sta interessando l’area Nord della città, comprendente i tre ponti lungo il viale dei Trattati di Roma e la copertura del casello autostradale.