depositogasVoto unanime dell’Assemblea legislativa regionale sul documento presentato da Daniela Guerra, dei verdi (prima firmataria) assieme ad altri quattordici consiglieri di vari gruppi consiliari (pd, lega nord, fi-pdl, sd, idv, ps, pdci, an-pdl, per l’e-r, udc, prc), a proposito del nuovo progetto per la realizzazione di un deposito di stoccaggio di gas a Rivara, nel comune di San Felice sul Panaro (MO); il progetto è stato depositato a fine agosto scorso al Ministero dell’Ambiente per la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale, dopo che sul precedente progetto, relativo al medesimo sito, nel 2007 il Ministero aveva concluso la VIA con un parere interlocutorio negativo.

Il progetto in questione – si legge nel testo – si differenzia da altri analoghi in quanto non utilizza giacimenti di gas parzialmente esauriti, ma propone per lo stoccaggio una struttura geologica situata a circa 2500/2800 metri di profondità costituita da rocce calcaree permeabili di età giurassica e cretacea. L’area interessata è di oltre 114 chilometri quadrati, e coinvolge diversi comuni (San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Camposanto, Medolla, Mirandola in provincia di Modena, e Crevalcore in provincia di Bologna).

Sono “numerose le espressioni di contrarietà manifestate da cittadini, comitati e organizzazioni sociali”, sta scritto nella Risoluzione, che poi ricorda “la posizione assunta dagli enti locali, in particolare la provincia di Modena e dall’Unione dei Comuni dell’Area nord che hanno nominato una seconda commissione di esperti per valutare il nuovo progetto di stoccaggio”. Nel documento, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna “invita il Ministero dell’Ambiente a valutare le alternative rappresentate dai giacimenti di gas naturale esauriti presenti nella pianura emiliano-romagnola, i quali – si legge – sono senza dubbio da considerarsi sicuri anche in caso di gravi calamità naturali e per queste ragioni possono essere utilizzati per lo stoccaggio del metano, scongiurando la realizzazione di nuovi impianti sperimentali e pertanto incapaci di garantire le stesse condizioni di sicurezza”.

Approvando questa Risoluzione, l’Assemblea invita, inoltre, il Presidente e la Giunta regionale ad adottare il “principio di precauzione nell’espressione del parere dovuto” e ad esprimere, in ogni caso, parere negativo se non dovessero essere presenti tutte le garanzie per la piena sicurezza dei cittadini, dell’ambiente e del territorio, operando in pieno accordo e confronto con le amministrazioni locali interessate.