Il Comune di San Martino in Rio, insieme alla Scuola secondaria di primo grado “Allegri” e alla Commissione Pari Opportunità promuovono un incontro con il Prof.Gustavo Pietropolli Charmet sul tema dell’educazione e del disagio giovanile. “Genitori di nuovi adolescenti” è infatti il tema della conversazione che si svolgerà mercoledì 19 maggio alle 18 presso la Scuola “Antonio Allegri” in viale Cottafavi 31 a San Martino in Rio.

Il Prof. Gustavo Pietropolli Charmet è uno dei più grandi esperti del disagio giovanile. “Non è solo un intellettuale brillante, uno studioso serissimo, un clinico da sempre in trincea: Gustavo Pietropolli Charmet sembra il cantore di quella generazione così enigmatica, indecifrabile, composta da I nuovi adolescenti… (secondo il titolo di un suo libro pubblicato anni fa).

Charmet, psichiatra di formazione freudiana, ha insegnato per molti anni all’Università ‘Bicocca’ ed è tutt’oggi attivissimo a Milano con i suoi giovani pazienti, quelli che lui definisce “tristi – con disarmante semplicità”.

Il suo messaggio è destinato soprattutto a tanti genitori e insegnanti spesso disorientati, spiazzati, allarmati dai comportamenti ‘normali’ ma non per questo meno oscuri e problematici dei ragazzi alle prese con l’età incerta, fatta di rituali bizzarri, scarti, arresti, e poi improvvise accelerazioni.

Molto più severo con questi adulti che con i suoi adolescenti narcisisti, fragili e spavaldi. A lui, questi ragazzi fanno simpatia. E infatti scrive: ‘Chi conosce i giovani, finisce per apprezzarli. A rischio di apparire buonista o anche idealizzante, non sono favorevole alla denigrazione massiccia che subiscono questi ragazzi che invece sì, io tendo ad apprezzare. Quando sono dentro una relazione con un adulto abbastanza competente, sono molto etici, si impegnano sul piano della narrazione di sé, mostrano una grande capacità di ricognizione della loro mente. A dispetto delle apparenze, sono affettivi: ad esempio, la loro vita di coppia è molto più evoluta di quella degli adolescenti di un tempo, hanno un livello di autonomia reciproca molto elevato, non coltivano eccessivamente il sentimento della gelosia, magari hanno smarrito il senso della grande passione amorosa, onirica, a vantaggio però di una certa pacatezza e stabilità. Soprattutto hanno introdotto una pariteticità reale tra maschile e femminile che senz’altro avrà una ricaduta sui loro rapporti più maturi, sulla genitorialità futura, sulla vita familiare e nei rapporti con i figli … A me non sembra poco’.

Nella piena condivisione con le affermazioni del prof. Charmet, Giulia Luppi, Assessore all’Istruzione sostiene che “è sempre più necessario impegnarsi nell’organizzazione di momenti di condivisione tra genitori e figli.

L’Amministrazione Comunale, insieme alla scuola e alla commissione Pari Opportunità si è prefissata l’obiettivo di realizzare un progetto di valorizzazione educativa della comunità (scuola, famiglia, società) favorendo altri incontri e, possibilmente, la formazione di un gruppo di lavoro permanente che attivi momenti di riflessione sulle relazioni che intercorrono dentro e fuori il sistema scolastico”.