Non ci sono elementi che giustifichino il protrarsi della sospensione dell’attivita’ assistenziale di Hesperia Hospital, il centro cardochirurgico privato accreditato di Modena dove, nella prima decade di maggio, si erano verificati tre decessi di persone che avevano subito un intervento cardiochirurgico nel febbraio-marzo scorsi e che, successivamente all’intervento, avevano manifestato complicanze infettive. Lo rende noto la Regione Emilia-Romagna.

Il gruppo di verifica, istituito dalla stessa Regione in seguito alla segnalazione dello stesso ospedale privato – che in via cautelativa aveva anche sospeso l’attivita’ cardiochirurgica – dopo l’analisi delle procedure assistenziali, delle condizioni strutturali e tecnologiche, ha considerato “adeguate le condizioni di sicurezza in cui viene erogata l’assistenza cardiochirurgia”: cosi’ e’ scritto nella lettera di trasmissione all’assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lusenti.

“La relazione – ha detto Lusenti – sara’ subito posta all’attenzione della Commissione cardiologica regionale. Vogliamo una valutazione puntuale per poter agire al piu’ presto sugli eventuali spazi di miglioramento”.