Dalle Azienda sanitarie modenesi un aiuto alla ripresa ed all’innovazione del settore biomedicale.

Per valorizzare questo grande patrimonio industriale locale e orientarlo verso una proficua collaborazione con le grandi strutture pubbliche che si occupano di ricerca medica dal 2005 è stata lanciata la istituzione del Quality Center Network, un polo di aggregazione che unisce gli sforzi delle Associazioni imprenditoriali del distretto biomedicale di Mirandola, dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, della Provincia di Modena, dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord e di Democenter-Sipe (Centro per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico della Provincia di Modena).

L’iniziativa per l’interesse e la rilevanza che ha suscitato tra gli operatori del settore è stata protagonista ieri a Expo Sanità, dove il Direttore generale del Policlinico di Modena Stefano Cencetti, il Direttore generale dell’Ausl di Modena Giuseppe Caroli, il Direttore di Democenter-Sipe Enzo Madrigali e l’Assessore alle Politiche per l’economia locale, l’innovazione ed alla semplificazione amministrative della Provincia di Modena Daniela Sirotti Mattioli hanno illustrato il QCN ed anticipato le finalità di uno specifico convegno sull’innovazione e la ricerca per i nuovi prodotti e servizi del settore biomedicale che sarà ospitato in ottobre a Modena per fare il punto sulla evoluzione degli scenari di prodotto e di processo dei prossimi anni.

“Il Quality Center Network – spiegano il dottor Stefano Cencetti, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena e il dottor Giuseppe Caroli, direttore generale dell’Azienda USL di Modena – è un sistema di raccordo tra Imprese, Università, Agenzie sanitarie e Istituzioni per il settore biomedicale che mira a strutturare una collaborazione tra le parti finalizzata a favorire l’innovazione tecnologica e nel contempo ad approfondire le tematiche connesse alle politiche pubbliche di acquisto dei prodotti del settore biomedicale, attivando una proficua collaborazione con l’Osservatorio per l’Innovazione dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale della Regione Emilia Romagna, affinché tecnologie innovative sviluppate dalle imprese del territorio modenese vengano valutate sotto il profilo della loro effettiva rilevanza e del loro impatto clinico, organizzativo ed economico. Il QCN vuole essere anche uno strumento di collegamento tra mondo produttivo e sistema sanitario e della ricerca”.

Il settore italiano del Distretto Biomedicale rappresenta il 5,8% del totale della spesa sanitaria, costituendo il terzo mercato in Europa; è composto prevalentemente da imprese di piccole e medie dimensioni (il 74% non supera i 20 ml di fatturato annuo), localizzate principalmente nel centro nord Italia. L’Emilia Romagna rappresenta la prima regione italiana per numero di occupati nel settore biomedicale e Modena è la prima provincia italiana per numero di addetti e per valore delle esportazioni, seguita da Milano e Bologna. Il Distretto Biomedicale di Mirandola è oggi considerato il terzo comparto al mondo in questo settore; la specializzazione più importante rimane quella nei disposable e nelle apparecchiature per emodialisi, per la quale Mirandola riveste una posizione di leadership a livello internazionale. Oltre alla dialisi, si confermano settori importanti la cardiochirurgia, la trasfusione/autotrasfusione e l’anestesia/rianimazione.

La finalità di questo centro è, appunto, quella di strutturare una collaborazione tra le parti e costituire uno sportello informativo e di front office per le imprese del settore biomedicale sugli aspetti riguardanti il trasferimento tecnologico e l’innovazione, a partire dalla valorizzazione della ricerca istituzionale e aziendale, la valutazione e sperimentazione clinica e preclinica, la validazione delle tecnologie e dei prodotti. “Il Quality Center Network – commenta Daniela Sirotti Mattioli, assessore alle Politiche per l’economia locale, l’innovazione e la semplificazione amministrativa della Provincia di Modena – rappresenta uno strumento fondamentale per rafforzare la competitività delle imprese del biomedicale, settore strategico per l’economia regionale date le elevate potenzialità di ricerca ed innovazione e le possibili ricadute su altre specializzazioni produttive. Il collegamento delle competenze aziendali con il sistema universitario e sanitario permette di individuare nuovi sentieri di innovazione, di sperimentare e mettere sul mercato nuovi prodotti e servizi e di generare nuove idee imprenditoriali”.