Domani, giovedì 8 e venerdì 9 luglio a Bologna il Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna presenta Videoart Yearbook, il “festival della videoarte italiana”, una specie di annuario raccolto dall’università, sul meglio dell’arte video italiana.

Quest’anno dedicheranno un omaggio ai video dell’artista e performer milanese Giovanna Ricotta.

Il regista dei suoi video è il sassolese Corrado Ravazzini, con cui Giovanna Ricotta collabora da tempo; l’omaggio va quindi indirettamente anche al lavoro di Ravazzini. Sono cinque i lavori creati insieme recentemente inseriti nel volume Videoart Yearbook.

“Collaboro con Giovanna da anni, e insieme abbiamo realizzato diversi video. Sono felice che il suo lavoro sia finalmente riconosciuto da esperti del settore e spero che questo possa portare a nuove evoluzioni nella realizzazione di altre opere. L’ultimo video, “Fai la cosa giusta”, è stato girato all’interno del MAM-BO, il museo d’arte moderna di Bologna. La colonna sonora è stata creata dai Beautiful, una superband live composta dai MARLENE KUNZ, HOWIE B e GIANNI MARROCCOLO”.

Corrado Ravazzini è un filmaker indipendente e autodidatta. La sua opera prima è REQUIEM, un cortometraggio a basso budget (poche centinaia di euro) realizzato con attori non professionisti. Il corto ottiene riconoscimenti assegnati da giurie presiedute fra gli altri dai registi Nichetti, Bozzetto e Maurizio Ponzi oltre ad essere finalista al Triggerstreet Contest, concorso ideato da Kevin Spacey. Amnesty International lo ha utilizzato per alcune manifestazioni contro la pena di morte. Grazie ai premi ricevuti, nel 2003 autoproduce con l’amico Matteo Meglioli il lungometraggio PORTRAITS, che partecipa al New York International Film Festival e riceve la menzione d’onore dai registi Umberto Lenzi e Manetti Bros a Livorno, al Joe D’Amato Horror Film Festival 2004. Da allora continua a produrre cortometraggi di vario genere selezionati in festival in tutta Italia e a volte vincenti. ”Amo il cinema a 360 gradi – spiega Corrado – senza restrizioni di genere. Ora ho alcune sceneggiature che ritengo interessanti e che vorrei realizzare con un buon livello di produzione e budget”.