Alcuni partiti provano ad affermarsi come luogo naturale di approdo dei cristiano democratici. Ma i mal di pancia dei cattolici del PD, e le percentuali raccolte dall’UDC dicono chiaramente come in realtà sia naturale per chi si riconosce nella dottrina sociale della chiesa, trovare approdo nel PDL. E le scelte in tema di tutela della vita, di testamento biologico, di definizione stessa del concetto di famiglia, portate avanti da questo Governo, spiegano bene il perché.

Del resto oggi chi afferma che i cattolici fatichino a trovare collocazione nel bipolarismo, trova contenuti se guarda a sinistra, ma se guarda al PDL può solo parlare di problemi di leadership o di democrazia interna. Cosa questo abbia a che fare con la dottrina sociale della Chiesa non è dato di sapere.

Purtroppo invece ci sono formazioni politiche che tentano di crearsi il loro piccolo – e legittimo – spazio, non attraverso i contenuti, ma discutendo le dinamiche interne di partiti che evidentemente raccolgono il favore dell’elettorato moderato, viste le percentuali. Dire che gli Italiani hanno bocciato il bipolarismo, mi pare azzardato: piuttosto credo che ci sia da parte di molti piccoli partiti il tentativo di smarcarsi per conquistarsi il loro piccolo spazio dove riaffermare la loro piccola leadership, che in un grande partito come il PDL (o il PD, a sinistra) dovrebbero conquistarsi, in questo caso, sì democraticamente, di fronte ad una platea più vasta.

Credo che la democrazia interna sia un valore, e lo sostengo da tempo, e proprio in questa ottica porto avanti le mie istanze nel partito in cui ho deciso di entrare: è normale che esista confronto in un grande partito di fatto ancora in costruzione, che si sta creando le sue dinamiche interne, e le sue procedure. Questo però non c’entra con i valori, e chi tenti speculazioni in questo senso, gioca una carta che l’elettorato ha già bocciato a più riprese negli ultimi turni elettorali.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)