E’ dalla metà del mese di agosto che gli uomini del Commissariato di Polizia di Sassuolo addetti al settore Anticrimine stanno lavorando per dare seguito alle segnalazioni che giungono dai cittadini, anche se in numero assai limitato. Le predette segnalazioni unite alle risultanze dei servizi del controllo del territorio predisposti dal Dirigente il Commissariato facenti parte il progetto “estate sicura” hanno posto l’attenzione di nuovo sul fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Così è finito in manette uno spacciatore di 26 anni.

La Polizia ha fatta un’attenta analisi, che parte anche dalla chiusura della nota palazzina di via adda 77 luogo dove si svolgeva un intenso spaccio di sostanza stupefacente; circostanze, notizie, testimonianze sono state poste sotto la lente d’ingrandimento degli agenti in borghese. Sono stati eseguiti anche degli appostamenti che hanno confermato ormai l’idea tra gli agenti che il parcheggio di via adda 77 non è stato sostituito da un’ altro sito ma l’attività di spaccio sia dominata attualmente da un dinamismo in continua evoluzione anche sotto il profilo metodologico. Dimostrazione ne sono gli arresti operati oggi, sabato 4 settembre.

Appostamento di diverse ore fingendosi anche operatori ecologici in via radici in piano. Un’autovettura con a bordo un cittadino italiano successivamente accompagnato in ufficio confermando di essere sopraggiunto sul posto per comprare cocaina, si ferma a lato della carreggiata. Dopo qualche minuto a bordo di una bicicletta giunge lo straniero J. Mohamed nato nel 1984 clandestino, riconosciuto dagli stessi agenti in quanto quindici giorni prima era stato arrestato per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale essendo scappato per le vie del centro cittadino per sfuggire ad un controllo di polizia. In quella occasione procurò anche il ferimento di un agente di polizia giudicato guaribile con 7 giorni di prognosi.

Quindi gli agenti non appena lo riconoscono si lanciano nel suo inseguimento non riuscendo però nel loro intento.

Eseguono un attento giro di perlustrazione e proprio sulla base delle informazioni raccolte in precedenza hanno la chiara percezione che il fuggitivo sia nascosto in qualche anfratto per cambiarsi d’abito. Infatti nell’androne delle scale sottostante un vicino palazzo veniva sorpreso mentre si stava scambiando gli abiti con un altro cittadino extracomunitario, ma anche in questa occasione riusciva a far perdere le sue tracce nella zona che dimostrava di conoscere molto bene. L’atro connazionale fermato M.M. del 1983 clandestino è stato arrestato poiché inottemperante all’ordine del Questore di Verona di espulsione dal territorio nazionale.   

Durante la fuga lo spacciatore clandestino gettava al suolo un involucro termosaldato contenente gr.06 di sostanza stupefacente di tipo cocaina.