Si sono mobilitati stamattina i lavoratori dell’appalto di pubbliche affissioni del Comune di Modena (in foto il presidio) con sciopero per l’intera giornata, che si ripeterà anche domani e sabato, per chiedere garanzie occupazionali nell’imminente cambio d’appalto del servizio affissioni e riscossioni tributi.

Il sindacato Filcams/Cgil di Modena che rappresenta i lavoratori e ha dichiarato le 3 giornate di sciopero, si mobilita nei prossimi giorni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla mancanza di tutele e garanzie occupazionali per tutti i lavoratori che operano in regime d’appalto, che sono oltre 8.000 nella nostra provincia impiegati nei servizi delle pubbliche affissioni, ma anche negli appalti scolastici di pulizie, servizi e ristorazione, negli appalti di pulizia nelle Poste, ecc…

L’occasione sarà domani durante il Festival Filosofia dedicato quest’anno al tema della “fortuna”. “I lavoratori degli appalti hanno veramente bisogno di tanta fortuna per conservare il posto di lavoro e le condizioni normative/retributive – spiega Adriano Montorsi della Filcams/Cgil – poiché sono i primi, in tempo di crisi, a subire la scure dei tagli imposti agli Enti locali, oppure la scelta di ridurre i costi da parte di Amministrazioni centrali, Poste, Ministeri”.

Domani venerdì 17 settembre la Filcams/Cgil insieme ai lavoratori del servizio affissione e ai delegati degli appalti dei servizi scolastici faranno volantinaggio in piazza Grande a Modena dalle ore 15 con l’avvio della lezione di Zygmunt Bauman e a Carpi in piazzale Re Astolfo dalle ore 15 in coincidenza con la lezione di Salvatore Veca.

“Il tema della fortuna, del rischio, dell’azzardo, della probabilità di determinare il futuro che caratterizzano quest’anno il Festival Filosofia – commenta il sindacalista della Filcams/Cgil – si adattano perfettamente alla condizione del lavoro in appalto”. “Il lavoratore in appalto è l’emblema del lavoratore a rischio, impossibilitato e quindi incapace di determinare la propria condizione futura perché spesso non dipende dal suo diretto datore di lavoro, ma da scelte di soggetti terzi (stazioni appaltanti, committenti o appaltatori diretti). Il lavoratore in appalto, anche se è assunto, non può mai essere considerato a tempo indeterminato poiché in situazioni di cambio di appalto rischia continuamente il posto di lavoro”.

“Il nostro volantinaggio di domani non è polemico nei confronti di una manifestazione come il Festival di alto spessore culturale e di rilevanza per la comunità – spiega Montorsi – ma è solo volontà di dare visibilità a lavoratori che troppo spesso non vengono considerati”.

Le azioni di protesta, di tutela e di sensibilizzazione della Filcams/Cgil sul tema del lavoro in appalto proseguiranno nei prossimi mesi.