Venerdì 19 novembre 2010, al Centro Congressi “Famiglia di Nazareth” di Modena, si è celebrato l’VIII Congresso Confsal Emilia Romagna sul tema“Pari opportunità e uguaglianza negli anni della crisi globale”. Cento delegati, provenienti da tutte le provincie dell’Emilia Romagna, hanno sancito con un lungo applauso la rielezione di Letizia Giello a segretario Generale Confsal Emilia Romagna.

Letizia Giello combatte le sue battaglie per affermare l’autonomia del sindacato, spoglio da ideologie e, viceversa, ricco di valori, dal lontano 2003.

“La Confsal è la quarta confederazione generale del lavoro ed è una grande confederazione, perché sa difendere i lavoratori del pubblico impiego e del privato impiego con lucida determinazione e con un dialogo incessante, proprio di chi conosce la forza dei diritti esercitata attraverso le competenze e il rispetto della controparte”, passaggio centrale della sua relazione congressuale, durante la quale ha dichiarato, a chiare lettere, che non è più disposta a subire attacchi da chicchessia, da chiunque finga di ignorare la reale rappresentatività della Confsal, anche se fosse De Vinco della Confcooperative.

Il numero degli iscritti, raddoppiatisi in molti comparti del pubblico impiego e in tutti i settori del privato impiego, ha dato ragione alla politica da lei intrapresa con orgogliosa ostinazione. “I lavoratori, stanchi di ideologismi strumentali, hanno bisogno di sindacalismo autonomo: noi abbiamo il dovere di esserci, di lottare al loro fianco” è stata la parola d’ordine di Letizia Giello negli ultimi sette anni.

Il Centro antimobbing “Rodolfo Degoli”, a cui si rivolge un numero sempre crescente di lavoratori in stato di stress, e la grande attenzione per le problematiche relative al lavoro femminile sono più che mai collegati alla grande battaglia intrapresa dalla Confsal a livello nazionale, che è stata illustrata dal Segretario Generale della Confsal, Marco Paolo Nigi, ad una delle due tavole rotonde previste nella giornata congressuale (“In che modo e con quali risultati stiamo attraversando la crisi del lavoro e dell’occupazione in Italia e… in Emilia Romagna”; “Parità ed accesso delle donne alla piena occupazione e lavoro dignitoso nell’anno europeo 2010 dedicato alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale”): liberare il lavoro dall’oppressione fiscale e dall’illegalità dilagante; prevedere il reato penale per chi offre lavoro nero, che penalizza i lavoratori e le aziende oneste.

Tutelare il lavoro femminile permettendo di recuperare le rette dell’asilo nido attraverso la dichiarazione dei redditi e ed elevare la retribuzione del congedo parentale dal 30% al 60% dello stipendio base.