E’ stato presentato ufficialmente durante una conferenza stampa tenutasi presso la mediateca dell’università di Reggio Emilia, in viale Allegri, Reggio 3.0, il nuovo giornale dedicato alla società multietnica reggiana. A presentare il nuovo mensile, nato dalla collaborazione con il Centro Interculturale Mondinsieme del Comune di Reggio Emilia, l’editore Davide Caiti, di Kaiti expansion, il direttore editoriale, Marcello Stecco e Rita Bertozzi, docente Unimore che ha collaborato alla creazione del progetto. “A Reggio sono oltre 65mila gli immigrati, che io preferisco chiamare “nuovi reggiani”, provenienti da 130 nazioni diverse – ha dichiarato Stecco -. Il nostro è un territorio di veloce e forte immigrazione e per questo si sentiva la necessità di dare voce a questa nuova società in continuo divenire che caratterizza prepotentemente la città. Il concetto di cittadinanza passa infatti anche dalla necessità di far sentire tutte le voci che compongono il tessuto sociale: Reggio 3.0 si muove in questa direzione, e vuole diventare un prezioso strumento di democrazia, condivisione e sviluppo. Ringrazio per questo Davide Caiti che ha dato la propria disponibilità a supportare questo progetto, con un gesto di apertura non solo imprenditoriale ma anche culturale e civica”.

Alla presentazione anche Paola Ligabue, titolare dello Studio Ligabue che si è occupato di tradurre i testi nelle tre lingue presenti sul magazine: russo, arabo e urdu. “Sono felice di contribuire a questo progetto – ha detto Davide Caiti – nella convinzione che sia grazie alla contaminazione che una società si sviluppa ed evolve. Spero che questo mensile, nel suo piccolo, possa contribuire a rimuovere alcuni degli ostacoli che si oppongono all’integrazione”.

Presenti alla conferenza anche i principali esponenti delle comunità degli immigrati partecipanti al progetto. Ha concluso Rita Bertozzi che ha sottolineato come Reggio 3.0 voglia dare spessore al contributo che le comunità di nuovi immigrati danno al tessuto sociale reggiano. “Mi piace pensare che in questo senso anche quelli che sono considerati i reggiani “storici” possano diventare “nuovi reggiani”. Bisogna ridefinire assieme e continuamente il senso di questa comunità in continua evoluzione ed indossare i “nuovi occhiali” del cambiamento”. Reggio 3.0 sarà distribuito in abbonamento e a breve avrà un sito dedicato. Alla presentazione è seguito un dibattito tra le parti presenti per discutere sul progetto e sulle possibilità di sviluppo e sostegno del giornale.