Giovedi festeggiamo i 150 anni della unità d’Italia, anche se ci siamo arrivati, con riferimento alla organizzazione della ricorrenza, tra polemiche e distinguo.

Recentemente, in corretta polemica sul piano dialettico, ho messo in evidenza alcune letture storiche con particolare riferimento a quanto successo nel sud Italia ed in particolare nella attuale regione Campania, Molise, Abruzzi, Alta Puglia e Basilicata.

Una per tutte la strage dimenticata o rimossa dalla storia di Pontelandolfo e Casalduni in Provincia di Benevento.

I partigiani del re di Napoli,organizzati da Preti e proprietari terrieri tesero una imboscata ad una colonna di militari del novello esercito italiano e ne ammazzarono 40. Per rappresaglia il Generale Cialdini,luogotenente del re d’Italia ordinò il 14 agosto 1861 la fucilazione di 400 cittadini di Pontelandolfo.

Non contento ordinò l’incendio delle due cittadine,per non parlare della morte,mai riconosciuta di oltre mille civili,di centinaia di stupri e ruberie varie.

In occasione delle celebrazioni sarebbe opportuno aprire gli archivi.senza paura,tenuto conto che oggi l’Italia è forte ed unita.

Proprio a Modena si è aperto un dibattito circa la rimozione dalla toponomastica del Generale Cialdini……la cosa mi vede d’accordo per questo militare fellone,criminale di guerra e padre dei metodi nazisti ; Il ricordo va all’attentato di via Rasella ed ai 400 civili trucidati alle Fosse Ardeatine.

Come si vede la storia si ripete ad opera di uomini senza onore.

Una accorato appello al Sig. Sindaco di Sassuolo affinché,con tempestiva delibera di Giunta, rimuova dalla toponomastica sassolese ….via Cialdini e se posso permettermi vorrei suggerire al suo posto la Signora Eleonora Fonseca Pimentel impiccata in Piazza Mercato a Napoli,animatrice della “ Repubblica Napoletana “

(Mario Cardone – libero pensiero Sassuolo)