Lo “scheletro” esterno della nuova stazione Mediopadana da 79 milioni di euro progettata da Santiago Calatrava inizierà a vedersi tra meno di un anno, probabilmente già dall’autunno quando inizierà l’installazione dei 450 portali attualmente in fase di assemblaggio alle officine Cimolai di Pordenone, a cui è stato affidato il compito di lavorare le ben 14mila tonnellate di acciaio previste dall’archistar spagnolo. I lavori, che hanno già vista completata la posa di 321 pali in cemento armato di un metro di diametro a 35-40 metri di profondità, dovrebbero concludersi a ottobre 2012. La fermata Mediopadana di Reggio Emilia sarà dunque una delle prime nuove stazioni dell’Alta velocità ferroviaria completate in Italia e, grazie alla sua posizione “sdraiata” per agevolarne la vista a chi transita in autostrada in uno dei tratti più trafficati (250-300 mila veicoli al giorno), sarà una delle opere d’arte più viste d’Europa.

E’ quanto emerso ieri pomeriggio in Provincia nel corso di una riunione della Commissione consiliare Infrastrutture presieduta da Paolo Roggero della Lega Nord, alla quale quale hanno partecipato gli assessori alle Infrastrutture di Provincia e Comune di Reggio, Alfredo Gennari e Paolo Gandolfi, con i rispettivi dirigenti Valerio Bussei e David Zilioli; il presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati, onorevole Angelo Alessandri; i rappresentanti dell’Ordine degli Ingegneri e dell’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia; il presidente della Camera di commercio di Reggio Emilia Enrico Bini e i rappresentanti delle associazioni di categoria.

La discussione in Commissione – promossa dal presidente Roggero per “un confronto ed un aggiornamento sull’opera pubblica più importante di Reggio, che deve essere certo bella, ma soprattutto dovrà essere funzionalmente inserita in un contesto politico, economico e sociale” – è stata giudicata molto positivamente dagli assessori di Comune e Provincia, avendo consentito una chiara esposizione dello stato dell’arte della costruzione della nuova stazione, apprezzata anche dai rappresentanti delle parti sociali.

Gennari e Gandolfi, nei loro interventi, hanno ribadito l’importanza della collaborazione tra gli enti locali – Regione compresa – e lo Stato per questa “grande proposta di struttura e di architettura moderna che rimarrà negli anni per le nuove generazioni, divenendo un segno rappresentativo della nostra provincia per chi transiterà sul nostro territorio, destinata a costituire un pezzo fondamentale di un sistema di trasporti nazionale e, con il tempo, europeo”.