Una scelta “obbligata” dalla decisione della Cgil di fare una festa separata in previsione dello sciopero generale del 6 maggio, e nel contempo “creativa”: la Cisl di Bologna celebrera’ la festa dei lavoratori del primo maggio il 30 aprile, con un presidio e un comizio del segretario generale Alessandro Alberani in piazza Re Enzo a Bologna, a cui stanno arrivando in queste le adesioni dei candidati sindaco e dei partiti. “Con un primo maggio festeggiato il 30 aprile, entriamo nei guinnes dei primati – ironizza Alberani – A parte la battuta, purtoppo e’ una scelta obbligata, costretta da un atteggiamento di grande chiusura da parte di un grande sindacato che in questo caso non e’ strato tale, perche’ non ha permesso di festeggiare la festa del lavoro e dei lavoratori tutti insieme. Non sono le divisioni quelle che devono farci perdere il senso di un’idea di festa popolare, una festa – spiega Alberani – che poteva avere anche la caratteristica di unire. C’erano tutte le condizioni, visto quello che sta succedendo a Bologna, vista la grande crisi, di fare un primo maggio proprio sul tema del lavoro e della crisi: Purtoppo – conclude Alberani – non e’ stato cosi’ e noi il 30 mattina festeggeremo in una delle poche piazze rimaste libere, visto che le hanno prenotate tutte”.

Tuttavia la Cisl pensa gia’ al futuro e lancia un messaggio per l’unita’, raccogliendo anche l’invito in tal senso lanciato ieri a Bologna dal segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso: centinaia i manifesti che saranno affissi in tutta la citta’ con il messaggio “Mai piu’ primo maggio divisi” con due immagini significative a confronto della festa celebrata in piazza Maggiore a Bologna.

“Secondo noi sono due i punti in cui si puo’ fare sintesi – commenta ancora Alberani – uno e’ il tema delle politiche fiscali e sociali anche nel nostro territorio, e l’altro le politiche sociali, tutti bisogni che ha Bologna, in tema di infanzia e anziani. Quindi sul tema della crisi e del welfare dobbiamo riprendere rapidamente un percorso unitario e credo che potremo farlo proprio sui contenuti. Noi – conclude – abbiamo presentato oggi una vera e propria piattaforma per la citta’”.

Tra le proposte avanzate dalla Cisl, la riduzione dell’imposta sul reddito personale per incrementare salari e pensioni, sostegno alla famiglia con il nuovo assegno familiare (Naf), azioni per rendere strutturale e migliorare la detassazione dei premi erogati tramite i contratti collettivi aziendali e territoriali, un’incisiva lotta all’evasione fiscale rafforzando la tracciabilita’ dei pagamenti, meno peso fiscale sulle imprese piu’ meritevoli che investono e non riducono l’occupazione, infine la proposta di spostare il peso del fisco sui patrimoni e sulle rendite finanziarie.