(Adnkronos) – Mario Monti sarà martedì ospite di Bruno Vespa a ‘Porta a porta’. Il premier illustrerà la misure anti crisi che il governo varerà nel consiglio dei ministri di lunedì. Con il professore, è prevista la presenza in studio anche dei ministri dello Sviluppo economico e Infrastrutture, Corrado Passera, e del Lavoro e politiche sociali, Elsa Fornero.Intanto il premier ha una fitta agenda per arrivare ad un via libera il più condiviso possibile con le forze politiche. Domani vedrà il Terzo polo alle 10,30.

La delegazione sarà formata da Pier Ferdinando Casini (Udc), Francesco Rutelli (Api) e Benedetto Della Vedova (Fli). Poi sarà il turno di Angelino Alfano per il Pdl nel pomeriggio. Pierluigi Bersani, a quanto si apprende, incontrerà il premier per ultimo alle 21.In vista degli incontri di domani Alfano fa sapere che il Pdl ”non porrà paletti, né farà trattative”, ma al premier Mario Monti chiederà che il pacchetto di misure anti-crisi varate dal Cdm di lunedì siano equilibrate e non determinino ”uno scontro sociale”.

Il segretario del Pdl in una conferenza stampa in via dell’Umiltà spiega che “andremo all’incontro (con Cicchitto e Gasparri, ndr) con grande apertura di spirito, perché essendo la manovra il cuore dell’esistenza del governo stesso, il suo provvedimento centrale, non possiamo certo metterlo in dubbio”. Alfano precisa: ”E’ chiaro che siccome non si tratta di provvedimenti economici che non possono essere incolori e inodori, vogliamo capire qual è il colore e l’odore delle misure, ma senza porre paletti o avviare negoziazioni e trattative, perché Monti deve avere tutta l’apertura possibile in questo momento”.

”Sia chiaro, però -avverte Alfano- che il Pdl difendera’ ovviamente, sia nell’incontro di domani con Monti, che nel dibattito con l’opinione pubblica, le sue idee e i suoi programmi”. Alfano si augura che ”il provvedimento del governo possa essere equilibrato e non crei uno scontro sociale, perché la sfida vera di questo governo è dare risposte urgenti ai mercati”.Via libera anche dall’Udc. Che sosterrà le misure del governo in materia economica anche se saranno interventi “impopolari”, come ha ribadito Pier Ferdinando Casini, auspicando un “riequilibrio generazionale” del sistema pensionistico a favore dei giovani.