Dopo la stangata rappresentata dalla reintroduzione della tassa sui passi carrai, è ora in arrivo un altro salasso per i cittadini reggiani rappresentato dall’Imu (ex Ici), di competenza comunale, su case e negozi. A questo proposito il Consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi, ha dichiarato: “Il Comune di Reggio Emilia con l’applicazione dell’Imu si propone di introitare 19,5 milioni di Euro. Nel 2012 il gettito complessivo che il Comune di Reggio Emilia si propone di ricavare dall’Imu è di 55,7 milioni di Euro.

L’aliquota Imu sulla prima casa sarà del cinque per mille, mentre sulle eventuali seconde case arriverà a toccare il 9,6 per mille. Una ulteriore stangata è inoltre prevista per chi ha una seconda casa e non l’affitta: pagherà il 10,6 per mille.

Sulla prima casa si pagherà, mediamente un’imposta di 280 Euro; per la seconda casa l’imposta arriverà, mediamente a 890 Euro all’anno.

Un’Imu elevatissima graverà anche sui fabbricati industriali e commerciali. Sui fabbricati industriali graverà un’imposta che varierà dai 6000 ai 9000 Euro annui mentre sui negozi commerciali si prevede un’imposta che oscillerà dagli 882 ai 1733 Euro: importi pari a più del doppio della precedente Ici.

Il Comune di Reggio Emilia non ha esitato ad applicare il massimo dell’Imu di sua competenza alle prime ed alle seconde abitazioni; lo stesso ha fatto per i fabbricati industriali ed i negozi. Tutto ciò mentre la stessa Amministrazione non ha fatto nulla per ridurre i costi di rappresentanza, quelli delle consulenze ed, in generale, quelli della macchina amministrativa comunale.

La decisione assunta dal Comune di Reggio Emilia, di applicare il massimo dell’aliquota Imu, di sua competenza, alle abitazioni ed alle aziende industriali e commerciali rappresenta l’anticipazione di quanto si accingono a fare le altre Amministrazioni di sinistra che governano i Comuni reggiani”.