“L’applicazione dell’IMU, graverà su cittadini e imprese. È stimato infatti che in taluni casi comporterà incrementi del prelievo tributario, se raffrontati all’ICI, anche superiori al 100%”. È forte la preoccupazione di Confesercenti Pavullo a seguito delle decisioni prese dall’Amministrazione Comunale in materia di Bilancio 2012, ormai in via di definizione. Le ripercussioni, in particolare sul tessuto economico locale, già costretto a misurarsi con una crisi che non accenna ad allentare la presa, non mancheranno di farsi sentire.

Risale a pochi giorni fa la soluzione che il comune intende adottare riguardo al bilancio per l’anno in corso. Durante l’incontro, tenutosi alla presenza dei rappresentanti del mondo imprenditoriale, è emerso che l’aliquota per la ‘prima casa’, resterà invariata al 4 per mille, ma l’Amministrazione è fermamente decisa a portare al 9,6 per mille, quella che interessa tutti gli altri casi – seconde case, attività commerciali, capannoni etc. – in modo indistinto.

“Una scelta – fa sapere Confesercenti Pavullo – che portèrà ad avere, per effetto dell’aumento del moltiplicatore delle rendite finalizzato al calcolo dell’imponibile ICI e dell’aliquota, incrementi raddoppiati e in taluni casi anche superiori al 100%, rispetto all’ICI per il 2011. Aggravi ulteriori che penalizzeranno doppiamente le imprese: da un lato per il conto salato che si prospetta da saldare, mentre dall’altro andranno ad incidere sulla già drastica riduzione della capacità di spesa delle famiglie e di conseguenza dei consumi”.

Il comune però ha mostrato l’intenzione di lasciare inalterata l’Addizionale Irpef: “Decisione che trova da parte nostra un giudizio favorevole – dichiara l’Associazione imprenditoriale – come del resto il fatto che l’ente comunale abbia imboccato la via della razionalizzazione dei costi. In particolare per: personale e consulenze esterne anche se si sarebbe potuto, e dovuto puntare maggiormente sulle esternalizzazioni di alcuni servizi; il prossimo intervento di ristrutturazione dell’immobile ‘Le Rimesse’, che permetterà, con il trasferimento di uffici comunali, di avere in futuro un’importante diminuzione del costo degli affitti (-40.000 euro); la decisione di utilizzare per l’illuminazione pubblica (oggi circa 3200 lampioni) energie alternative, grazie alle quali si prevede un abbattimento dei costi dell’energia elettrica del 30-35%”.