Da questa mattina Takayoshi Aoki docente alla Nagoya City University e Renato Lancellotta professore al Politecnico di Torino, ed i loro collaboratori, sono al lavoro all’interno della Ghirlandina per montare dodici accelerometri. Gli strumenti di rilevamento saranno collocati dalla base della torre campanaria sino all’altezza di 78 metri di altezza e serviranno per acquisire dati sul comportamento dinamico della torre. Si tratta di acceleratori capacitivi che sfruttano come principio per la rilevazione dello spostamento della massa (la torre) la variazione della capacità elettrica di un condensatore al variare della distanza tra le sue armature.

Per completare il montaggio della strumentazione occorreranno 48 ore. Il Comune di Modena ha avviato da tempo studi e ricerche che riguardano le caratteristiche degli strati di terreno su cui poggiano le fondazione della Torre Ghirlandina e l’analisi per identificare il comportamento dinamico della torre. Il tutto finalizzato a capire il comportamento del simbolo della nostra comunità in presenza di eventi sismici e con il passare del tempo..

Nell’ambito di queste iniziative era già emersa l’opportunità di continuare le ricerche monitorando in tempo reale il comportamento dinamico della torre.

Gli ultimi eventi sismici hanno sottolineato l’effettiva necessità di installare nella torre una serie di accelerometri seguendo uno schema proposto dall’Università di Nagoya, nell’ambito di una collaborazione scientifica con il Politecnico di Torino.

Gli accelerometri sono strumenti di piccolissime dimensioni, che saranno posizionati senza alcuna interferenza con le normali attività di visita nei muri interni, in prossimità degli angoli, fornendo dati in continuo per un periodo di tempo di almeno un anno.

I dati saranno analizzati dagli esperti delle due università e saranno trasmessi al Comune di Modena, che ne curerà la gestione in seno al Comitato Scientifico e nelle sedi competenti.

Con i dati acquisiti sulle varie sollecitazioni a cui sarà soggetta la torre per tutta la sua altezza, sarà possibile valutare in modo diretto il comportamento della torre, definirne la vulnerabilità sismica e acquisire altresì informazioni importantissime per lo studio della sua interazione con il Duomo.