Prenderà il via ad agosto un importante progetto di collaborazione tra il Centro Educazione Ambientale (CEA) e il Servizio Inserimenti Lavorativi (SIL) dell’Unione dei Comuni, rivolto all’attivazione di percorsi di inserimento lavorativo per diversamente abili e/o persone in situazione di svantaggio sociale presso l’area verde del CEA.

L’idea è nata all’Amministrazione comunale di Formigine che intende sviluppare un’azione educativa attraverso l’informazione, la sensibilizzazione, la formazione per la crescita culturale fondata su un rapporto equilibrato con l’ambiente, anche a favore delle fasce disagiate della popolazione. “Il progetto consente di incrementare una metodologia integrata di rete sociale tra servizi – spiegano gli assessori ai Servizi sociali Maria Costi e alle Politiche ambientali Renza Bigliardi – vuole altresì promuovere la cultura dell’handicap e del disagio sociale e la valorizzazione del contatto con il territorio tra fasce deboli e cittadinanza, per favorire l’integrazione socio-occupazionale sviluppando la consapevolezza del rispetto ambientale e della gestione del territorio attraverso la cura dell’area verde del CEA, intesa come laboratorio sul campo”.

Per la buona riuscita del progetto, il CEA mette a disposizione le attrezzature utili per lo svolgimento delle attività e ha individuato una guardia ecologica volontaria che si occupa dell’accompagnamento, della formazione, del coordinamento e del tutoraggio delle attività stesse. Il SIL invece, si impegna a monitorare il processo e l’andamento dell’esperienza mantenendo costanti collegamenti con il soggetto coinvolto e verificando apprendimento ed autonomie raggiunte durante il percorso lavorativo. Inoltre, incarica un educatore che si rende garante del buon andamento dell’attività nel rispetto delle finalità e degli obiettivi del progetto.

Le attività variano dall’estirpazione delle erbe infestanti dalle siepi, dal giardino delle erbe aromatiche, dalle aiuole delle erbe officinali e dall’orto didattico; dallo sfalcio periodico con rasaerba dell’area verde; dalle irrigazioni aggiuntive (dove l’impianto non arriva) al dissodamento del terreno intorno alle piante. “Si parla molto di difesa, tutela e salvaguardia del territorio, ma per difendere, tutelare, salvaguardare occorre conoscere l’ambiente – concludono gli assessori Costi e Bigliardi – per diffondere queste conoscenze, occorre condividere con tutti i cittadini iniziative tese a sviluppare comportamenti e stili di vita che mirino al rispetto dell’ambiente”.