Il Partito dei Comunisti Italiani aderisce allo sciopero nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici del settore metalmeccanico indetto dalla FIOM-CGIL ed articolato in manifestazioni regionali che si terrà in Emilia Romagna Giovedì 6 Dicembre.

La scelta di Federmeccanica di estendere a tutto il settore metalmeccanico il “modello Marchionne”, puntando quindi a cancellare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, la sua funzione, nonché di escludere la FIOM dalle trattative, nonostante sia l’organizzazione di gran lunga più rappresentativa del settore, altro non è che l’ennesimo attacco ai diritti del mondo del lavoro.

Un attacco coerente con il recente accordo sulla produttività, intercorso tra datori di lavoro ed organizzazioni sindacali, ad eccezione della CGIL, e fortemente sostenuto dal Governo Monti, che nella controriforma del mercato del lavoro e nella cancellazione dei diritti e delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori evidenzia l’architrave delle proprie politiche.

Lo sciopero indetto dalla FIOM-CGIL è la risposta alla strumentale politica messa in campo dalla controparte, ad una politica che chiede al mondo del lavoro di arretrare ulteriormente dalle proprie sempre più difficili condizioni spacciando ciò come la necessaria risposta alla crisi, come condizione per uscirne.

Ciò che serve al Paese non è questo, bensì una politica industriale degna di questo nome, fondata sulla ricerca e sulla innovazione, sulla tutela e sulla valorizzazione del lavoro, delle sue condizioni, in altre parole esattamente l’opposto di quanto Federmeccanica vuole imporre.

Per tutto questo il PdCI sarà Giovedì prossimo in piazza a Bologna, al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori.

(Mauro Alboresi  – Segretario Regionale PdCI, Donato Vena – Segretario provinciale PdCI)