Una favola amara, un testo spiazzante che mescola rabbia e dolore ad un’esilarante ironia. Si tratta di ‘Skianto’, lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Filippo Timi, che andrà in scena domani –  martedì 3 dicembre – alle 21 al Teatro Duse di Bologna.

Sul palco un anticonvenzionale, istrionico e intimo Timi che, in questo lavoro nato nel 2014, non fa mistero di alcuni rimandi autobiografici, a cominciare dall’utilizzo del dialetto umbro.

In una sarabanda di lampi immaginifici e sferzate emotive, nell’impasto dolce di una favola pop, l’attore racconta l’irrefrenabile ricerca di un’identità fuori dalla ‘handicappitudine’. Ad invadere la scena memorie e sogni di un ragazzo afflitto da disabilità, confinato dalla malattia e dai genitori tra le pareti della sua stanza.

“Skianto è la bocca murata, è il racconto di un ragazzo disabile che ha il cancello sbarrato. Io spalanco quella bocca in un urlo di Munch” spiega lo stesso Filippo Timi, secondo il quale “gli esseri umani sono disabili alla vita”. “Siamo tutti un po’ storti se ci confrontiamo alla grandezza della natura” aggiunge l’artista, specificando che “esiste una disabilità non conclamata che è l’isolamento, l’incapacità di fare uscire le voci”.

Teatro Duse – Via Cartoleria, 42 Bologna – Tel. 051 231836 – biglietteria@teatroduse.it

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