Rabbia silenziosa, in attesa della manifestazione annunciata per giovedi, complice il flash mob andato in scena in piazza Garibaldi e conclusosi da poco, quella manifestata da una cinquantina di esercenti sassolesi. Una protesta contro il dpcm emanato dalla Presidenza del Consiglio che chiude bar, ristoranti, pub, birrerie e pizzerie alle 18, autopromossa ma non priva di riscontro.

Silenziosi e distanziati, erano una cinquantina a far sentire «un silenzio – ha detto uno dei promotori – che speriamo possa fare rumore». Niente bandiere e striscioni, solo occhi che, sopra le mascherine, trasmettevano angoscia. E il silenzio che serve a dare misura di preoccupazione crescente, nel salotto cittadino con le insegne dei locali spente e i tavoli ‘tirati su’, che le 18 erano già scoccate.

Sorveglianza discreta da parte di due pattuglie della Polizia Municipale attestate all’ingresso della piazza, e ‘mattane’ di inevitabili disturbatori passate in cavalleria perché quello che si chiedeva al flash mob non era il farsi notare, quanto esprimere quel malcontento strisciante verso «un provvedimento che è una mazzata dalla quale in tanti non si riprenderanno».