“Indigna e ferisce la leggerezza con la quale molti di coloro che hanno contribuito in modo diretto o indiretto a una stagione tragica e sanguinosissima della nostra storia recente continuano a proporre giustificazioni e valutazioni politiche del terrorismo in modo platealmente pubblico”. Così il vice sindaco del Comune di Modena Mario Lugli interviene sul disagio creato in città dalla notizia di una conferenza di Renato Curcio in occasione della presentazione di un libro.


“La gravità dei delitti commessi dai brigatisti e dai terroristi, con i loro atti di violenza sfrenata, ha colpito i sentimenti più profondi di tante persone che giustamente trovano inaccettabile dare tanto rilievo ad esperienze e scelte devastanti”, aggiunge Lugli.
“Le ferite non possono, anche a distanza di decenni, chiudere una stagione politica; gli anni di piombo non furono solo una scelta politica sbagliata, ma anche la testimonianza dell’incapacità di capire che il terrorismo si contrapponeva alla vita e ai valori fondamentali della democrazia”.

“Di fronte all’enormità delle colpe – prosegue il vice sindaco – gli atteggiamenti più consoni dovrebbero essere la riflessione e il silenzio, comportamenti che susciterebbero una comprensione umana difficile da esprimere quando invece si cercano occasioni pubbliche e luci mediatiche. Esprimo tutta la mia solidarietà a tutte le persone che dopo essere state colpite duramente negli affetti si trovano oggi nuovamente colpiti dall’esposizione pubblica dei protagonisti degli anni del terrorismo”.